Tag: Carlo Emilio Gadda
Lo Stile in letteratura

Di Stile si muore. Lo sanno bene i tanti autori che pur di suffragare la propria singolarità, scelgono di non svendersi alle occorrenze editoriali. Questo, a scapito delle vendite. In libreria un libro che non vende è out. E lo diventa in poche settimane; quasi subito. Un libro scritto con “stile” è quasi certo che non venderà. E un autore che non vende, è bello che morto. Se volete considerarvi scrittori, vi conviene piazzare almeno 1200 copie del vostro prezioso manoscritto già alla sua prima edizione. Meno di così, e non siete niente; anzi, nessuno. Ma perché lo stile non vende? Soprattutto: cos’è lo stile?
L’esitazione corre sul filo dei tre punti…

Senza lasciarci sfuggire l’opportunità di citare il caro, vecchio e ormai defunto Zygmunt Bauman a proposito della società dell’incertezza – la nostra – ovvero: «La generazione meglio equipaggiata tecnologicamente di tutta la storia umana è anche la generazione afflitta come nessun’altra da sensazioni di insicurezza e di impotenza», non possiamo evitare di segnalare quanto la funzione allusiva dei tre puntini di sospensione sia perfettamente rappresentativa dell’epoca che stiamo attraversando.
Interrogativi ed esclamativi

Riprendiamo il nostro tour grammaticale osservando le forme interrogative ed esclamative di pronomi e aggettivi. Essi servono a rivolgere, appunto, un’interrogazione o a esprimere un’esclamazione. Le interrogazioni possono essere dirette o indirette; le esclamazioni possono riguardare la qualità («quale libro preferisci?»), la quantità («quanta abbondanza!») o l’identità («Chi c’è stasera?») di un soggetto/oggetto.
Commenti recenti