Tag: Thomas Pynchon
Lo Stile in letteratura

Di Stile si muore. Lo sanno bene i tanti autori che pur di suffragare la propria singolarità, scelgono di non svendersi alle occorrenze editoriali. Questo, a scapito delle vendite. In libreria un libro che non vende è out. E lo diventa in poche settimane; quasi subito. Un libro scritto con “stile” è quasi certo che non venderà. E un autore che non vende, è bello che morto. Se volete considerarvi scrittori, vi conviene piazzare almeno 1200 copie del vostro prezioso manoscritto già alla sua prima edizione. Meno di così, e non siete niente; anzi, nessuno. Ma perché lo stile non vende? Soprattutto: cos’è lo stile?
L’esitazione corre sul filo dei tre punti…

Senza lasciarci sfuggire l’opportunità di citare il caro, vecchio e ormai defunto Zygmunt Bauman a proposito della società dell’incertezza – la nostra – ovvero: «La generazione meglio equipaggiata tecnologicamente di tutta la storia umana è anche la generazione afflitta come nessun’altra da sensazioni di insicurezza e di impotenza», non possiamo evitare di segnalare quanto la funzione allusiva dei tre puntini di sospensione sia perfettamente rappresentativa dell’epoca che stiamo attraversando.
Il tempo e lo spazio

Verso la fine di febbraio ricevo il messaggio di una ragazza che sta preparando una tesi. Questa ragazza si chiama Serena e mi chiede ragguagli tecnici sullo spazio e sul tempo in narrativa, offrendomi così l’opportunità di sperimentare una cosa che volevo tentare da tempo. Le ho chiesto quindi il permesso di copiare alcuni stralci dello scambio che ne è seguito e di postarli qui, sul mio blog:
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