Dopo le congiunzioni e i connettivi siamo giunti alle interiezioni. Il termine indica una parola invariabile per genere e numero che esprime una «reazione improvvisa dell’animo»[1] (gioia, rabbia, sorpresa, dolore, ecc.) o manifesta un’intenzione precisa (un ordine, un saluto, una preghiera, ecc.). Nel colloquio orale è spesso accompagnata da un gesto («Alt!», disse la guardia parando la mano); in quello scritto è spesso graficamente seguita da un punto esclamativo o interrogativo – quando si vuole indicare meraviglia, perplessità, incredulità («Eh?») – oppure da tre puntini, se si vuole indicare incertezza o esitazione: «Mah…».
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