Tag: Zygmunt Bauman
L’uomo senza legami

Nel 1930 Robert Musil pubblicava a Berlino il primo dei due volumi de L’uomo senza qualità, un vastissimo romanzo diviso in tre parti. Il secondo volume uscirà nel 1933, mentre il terzo non uscì affatto. L’Uomo senza qualità, opera monumentale, al pari dell’Ulisse di Joyce e della Ricerca del tempo perduto di Proust è considerato uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale rimasto, ahimè, incompiuto. È ambientato nella capitale di un impero pluri-etnico immaginario chiamato Kakana, la quale non è dissimile dalla Vienna dell’autore, che è austriaco. Narra la vicenda esistenziale e spirituale di Ulrich – l’uomo ideale – il quale riassumendo in sé le qualità del secolo appena iniziato, il Novecento, vive un’esistenza priva di autentici interessi in modo quasi alienato dal mondo reale.
L’esitazione corre sul filo dei tre punti…

Senza lasciarci sfuggire l’opportunità di citare il caro, vecchio e ormai defunto Zygmunt Bauman a proposito della società dell’incertezza – la nostra – ovvero: «La generazione meglio equipaggiata tecnologicamente di tutta la storia umana è anche la generazione afflitta come nessun’altra da sensazioni di insicurezza e di impotenza», non possiamo evitare di segnalare quanto la funzione allusiva dei tre puntini di sospensione sia perfettamente rappresentativa dell’epoca che stiamo attraversando.
Iudicantibus

A chi non capita di giudicare? Diciamocelo, una delle cose che ci distinguono dal mondo animale non è il pollice opponibile o l’articolazione di suoni fonetici, ma la capacità di formulare, dentro o fuori di noi, un giudizio di valore, di merito, di approvazione o di biasimo su persone o cose che fanno parte, per breve o lungo tempo, del nostro mondo, della nostra realtà.
Il concetto di cultura

Benché sia più evidente oggi, l’emancipazione della massa (e di conseguenza l’abbassamento della cultura) ha avuto inizio almeno nella forma più eclatante a partire dagli anni Ottanta, in Italia, sull’onda dei consumi e di una ricchezza (almeno all’apparenza) più diffusa.
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