Poiché è estate e fa caldo, chi può sgambetta felice a bagno nell’acqua salmastra e chi non può rosica anatemi nell’afa cittadina, vorrei proporvi una riflessione estiva che ha il gusto della polemica senza la necessità di una doppia laurea in letteratura classica e moderna – come nei migliori programmi televisivi spazzatura chiunque, insomma, può parteciparvi: perché la narrativa classica è considerata ammantata di una maggiore dignità letteraria rispetto alla narrativa di genere?
Fermi! Vi vedo scattare in avanti, verso lo schermo, con la bocca parzialmente deformata in una smorfia rabbiosa e la mano destra, già in alto, contratta a pugno come se voleste prendere a cazzotti il vostro stesso monitor: non è il caso di comportarsi in maniera incivile. Mantenete, dunque, la calma e proseguite la lettura; avrete modo più avanti, nei commenti, di dire la vostra nel modo più rabbioso ed esplosivo che riterrete opportuno.







Commenti recenti