Rino Gaetano

Ieri, il 2 giugno, era l’anniversario della mia nascita. Comunemente si dice compleanno. In questa data, solitamente, mi piace ricordare un’altra ricorrenza. Era il 2 giugno del 1981 quando una Volvo 343, alle 3,55 della mattina, si schiantava contro un camion sulla Nomentana (una importante via consolare di Roma). Il conducente dell’auto, in fin di vita a causa di un trauma cranico, venne trasportato al pronto soccorso di ben cinque ospedali, prima di morire; tutti lo rifiutarono per mancanza di posti letto. Aveva 31 anni e si chiamava Rino Gaetano.

A chi non lo conoscesse, si potrebbe descrivere questo cantautore come il menestrello d’Italia, un po’ scanzonato e un po’ spavaldo. I suoi testi, pieni di ironia, definiti dalla critica nonsense, erano una costante accusa alla società e ai personaggi più in vista degli anni ’70. Oggi, dopo lunghi decenni di oblio, è tornato di moda. Come capita a molti artisti geniali, nella sua epoca – benché possedesse un certo seguito e i suoi dischi venissero distribuiti dalla RCA – non è stato compreso fino in fondo.

Per omaggiarlo, e per ricordarlo, oggi non scriverò alcun post. Mi limiterò a postare il testo di una sua canzone. Al fondo troverete il link per ascoltarla su Youtube.

Io scriverò

Io

scriverò

se vuoi perché cerco un mondo diverso

con stelle al neon e un poco d’universo

e mi sento un amor a tempo perso

 ***

Io scriverò

se vuoi perché non ho incontrato mai

veri mattatori e veri ombrellai

ma gente che bacia e chiede solo come stai

***

Io scriverò

se vuoi perché ho amato tutti i sessi

ma posso garantirti che io

io non ho mai dato troppo peso al sesso mio

 ***

ma con chi chiunque sappia divertirsi

ti salverò

che viva la vita senza troppo arricchirsi

ti salverò

che sappia amare e conosca

Dio come le sue tasche

 ***

Io scriverò

perché ho vissuto anche d’espedienti

perché a volte ho mostrato anche i denti

perché non potevo vivere altrimenti

 ***

Io scriverò

sul mondo e sulle sue brutture

sulle mie immagini pubbliche e sulle camere oscure

sul mio passato e sulle mie paure

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Per vedere il video e ascoltare la canzone dalla voce, inconfondibile, di Rino Gaetano, andate —> qui

11 Comments on “Corsi e ricorsi”

  1. Auguri Salvo!
    Rino Gaetano non lo conosco, o almeno non conosco nessuna delle sue canzoni, come del resto il mondo della musica mi e` oscuro a prescindere.
    Credo pero`, che il destino di Rino sia comune a tutti quegli artisti che sono troppo avanti per l’epoca in cui vivono. vengono sempre scoperti/riscoperti a distanza di anni dalla loro morte…
    Non so dire se e` una cosa positiva o negativa.

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  2. Auguri caro. Spero che tu abbia festeggiato alla grande, con pensieri positivi, più allegri di quelli del post. Apprezzo comunque la canzone del mitico Rino che rimarrà sempre nei cuori italiani.

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