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Come si pubblicavano i libri nell’antica Roma


Costretto ad allestire per sé e gli amici una vera e propria “tipografia” amatoriale, si può facilmente immaginare come Attico avesse in seguito deciso di trasformarla in un’attività speculativa. Nascono così le “librerie editrici”; ovvero delle taberne aperte sulla pubblica strada, come parte aperta delle domus private o negli edifici pubblici, in cui si vendevano manoscritti di autori classici. Competitori di Attico in questa attività troviamo i Sosii, proprietari di un negozio di libri (i volumina) nei pressi del vico Tuscus, come ci ricorda Orazio; mentre Tito Livio, e più tardi Seneca, facevano i loro acquisti da Doro. Infine, molto nota, era anche la bottega di Trifone.

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Ombre sullo Strega


Mi riferisco a una puntata di Striscia la Notizia andata in onda lo scorso 20 aprile in cui si parla del Premio Strega, e si rivela di esso un sistema, sulla scelta del vincitore, che non parrebbe meritocratico. Non ho molto da dire al riguardo, nel senso che si sapeva da decenni – pur non nei particolari definiti dall’inchiesta – che il premio Strega non è una gara letteraria di modello olimpico, dove a vincere è l’atleta che in quel momento riesce a prevalere sugli altri, ma di modello plutocratico: di chi per giochi politici si trova sospinto dalla cordata vincente. È peraltro indubbio che il valore letterario del libro vincitore, anche quando scelto attraverso un sistema inficiato da inciuci politici, non è in discussione. Io, ad esempio, ho una copia del libro di Albinati, che mi fu regalata il Natale scorso, e leggiucchiandola mi pare che non si possa urlare allo scandalo.

Parte del tutto


La copertina, tuttavia, è la prima superficie del libro che il lettore guarda, sfiora, annusa… La copertina non custodisce solo il contenuto del libro: essa crea un primo contatto intimo con il lettore. Poggiata sul comodino, accanto al letto, la copertina è l’ultima cosa che vediamo prima di addormentarci; è la prima quando ci svegliamo; è la prima porzione di un libro che tocchiamo. Sfiorare una copertina di un libro è come sfiorare la pelle di una donna (o di un uomo, se è di vostro gusto…). Il suo ruolo, quindi, può, e forse deve, essere maggiore di quello relegato a semplice strillone.

La mia libreria – parte II


… i classici delle mie letture La scorsa settimana ho parlato della sezione storica dei miei libri. Oggi passo alla letteratura. Ma che letteratura? Quella con la elle maiuscola: i classici! Come per la sezione storica, anche in questo caso ci sono libri di pregio. Parlo del libro proprio come oggetto. Intervallati, però, da altri …