Amore Omicida

Erano quasi le tre, non poteva attendere oltre. Inserì il vinile sul perno di rotazione e spinse in avanti la puntina. Questa saltò sul solco con un breve fruscio di suole strascicate. Poi lo swing suonò rapido sulle note di un Harry James risoluto, riempiendo un salotto vecchio stile di dolci melodie in archi e degli acuti di una tromba.

Tre archi e una tromba.


Gerhard Richter

Manifesto artistico

Lasciandomi trasportare dall’intelligente analisi di Zygmunt Bauman sul postmoderno – lettura che consiglio a quanti coltivano interesse verso il tema specifico – inizialmente pensavo che un romanzo postmoderno fosse una narrazione in forma scritta che desse risalto all’incertezza della società contemporanea; fosse, cioè, un approccio di tipo contenutistico. Ma nel postmoderno, la forma si è fatta contenuto.


Bart-le-maiuscole

Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori

La volta precedente abbiamo parlato di accenti: acuti o gravi; verbali o grafici; eccetera. Oggi parliamo di maiuscole: come e quando è opportuno scrivere una parola con la maiuscola? Esistono delle regole che ci aiutino a decidere?

I casi fondamentali

L’ortografia italiana prevede due casi in cui l’uso della maiuscola è obbligatorio. Il primo di questi riguarda la parola con cui si inizia una frase; sia che si tratti di un inizio assoluto: «Nel mezzo del cammin di nostra vita…», sia che si tratti della prima parola a seguire un punto fisso: «Un momento. Devo parlarti». Il secondo riguarda i nomi propri: Mario, Filippo, Cavour, Atlantico, eccetera.


L'arte di disegnare a matita

Con il disegno mi sono sempre usciti solo scarabocchi. Da ragazzino, tuttavia, c’è stato un periodo in cui mi ero messo in testa d’imparare. Per assecondare quella mia momentanea passione avevo acquistato, tra le altre cose, un manuale: “L’arte di disegnare a matita: corso pratico completo” di Francisco Asins. Questo libro, che conservo ancora oggi, spiegava la differenza tra i vari tipi d’impasti di grafite, come tenere in mano una matita quando si disegna e le tecniche della prospettiva e del ritratto. Venivano mostrati molti esempi. Molti di questi disegni, eseguiti dall’autore stesso, erano semplicemente eccezionali. Quando lo ebbi fra le mani, lo sfogliai ammirato. Mi fermai a osservare i volti, gli occhi, le orecchie; tutti disegnati a matita. Poi lessi avidamente la parte che parlava di strumenti e di tecniche. Provai anche a copiare qualcuno di quei ritratti, anticipando di molto i tempi. Capii che il disegno non faceva per me quando arrivai alla parte più noiosa del manuale: gli esercizi.