I dimostrativi II

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Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori

Continuiamo con la carrellata di aggettivi e pronomi dimostrativi: ciò, costui, colui, tale, stesso e medesimo. Avanti il prossimo.

Ciò

Più comune fra gli scrittori che in ambito famigliare, ciò è un dimostrativo neutro. Può essere adoperato sia come soggetto: «ciò è una cosa buona»; sia come complemento: «in tutto ciò c’è qualcosa di strano». Il pronome ciò vale per: «questa cosa» o «quella cosa». Molto spesso introduce una relativa: «non sapeva ciò che faceva» [esempio del Serianni]. Nella lingua parlata preferiamo ricorre più spesso a questo o quello che a ciò: «ecco quello che penso».


Occhi fissi sulla meta

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La fissazione oculare come stile di vita

Pruitt Taylor Vince, l’attore che interpreta il ruolo di padre Hennessy nel film Costantine o, ancora giovanissimo, quello del detective Deimos in Angel Heart o più di recente quello di Mr. Lee in Beautiful Creatures (e tanti altri) ne è affetto fin dalla nascita. Lo chiamano nistagmo, si tratta di un movimento oscillatorio involontario degli occhi.

Lo nistagmo si presenta come un movimento pendolare a causa del quale l’occhio oscilla in almeno due direzioni diverse, senza che il soggetto possa volontariamente fissare lo sguardo su qualcosa. La velocità di oscillazione può essere costante o saccadica, composta da una fase veloce e una lenta. Chi è affetto da questa patologia tende a essere ipovedente (come conseguenza del fatto di non riuscire a fermare lo sguardo su ciò che vorrebbe vedere), e incline a tutta una serie di sintomi secondari, come: cefalea, vertigini, nausea e irritabilità. Il soggetto, come si può immaginare, fatica a praticare sport, a studiare, a eseguire nei casi più gravi operazioni semplici come, ad esempio, annodarsi le stringhe delle scarpe.


I dimostrativi

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Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori

La scorsa settimana abbiamo parlato dei possessivi, aggettivi e pronomi, adoperati per indicare la persona a cui appartiene qualcosa o qualcuno. Oggi parleremo dei dimostrativi, utilizzati per indicare attraverso l’uso di tre elementi – lo spazio («questa acqua è gelata»), il tempo («questo inverno farà freddo») e un astratto rapporto di vicinanza o lontananza («questo l’ho fatto io») – qualcuno o qualcosa.

Come per i possessivi, i dimostrativi possono essere aggettivi o pronomi. Alcuni di questi posso essere entrambe le cose, altri solo pronomi. Vediamoli:


Una comunità liquida

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#Anfusochelegge

Gente seria ne è rimasta poca, almeno nella comunità di aspiranti scrittori (o scrittori già affermati, giornalisti, critici letterari, addetti ai lavori…) di cui faccio parte. E questa la considero la più grande fortuna che mi potesse capitare in questa vita. La storia è questa:

Sabato mattina, piuttosto presto, posto una mia foto su FaceBook. La foto mi ritrae alle prese con la lettura di un libro, con indosso degli occhiali fucsia e in bocca una pipa elettronica. Pipa che assomiglia incredibilmente a una penna. La mia espressione è volutamente saccente. La foto è ironica. Io non ho paura di prendermi in giro… Eugenio Chiara, il fondatore di Circolo 16, ha preso la palla al balzo postando una sua foto con l’intendo di imitare la mia posa. Ha soprannominato l’evento con un tag: #Anfusochelegge, trasformandolo in un contest. Ha lanciato il contest sulle pagine virtuali del Circolo, e da lì in avanti è stato un roboante susseguirsi di partecipazioni.


I possessivi

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Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori

La volta scorsa abbiamo parlato dei pronomi allocutivi, adoperati in modo reverenziale per rivolgersi o richiamare l’attenzione di qualcuno. Oggi parleremo dei possessivi, pronomi e aggettivi, i quali indicano la persona a cui appartiene qualcosa o qualcuno. Vediamo quali sono:

MASCHILE FEMMINILE

1ª PERSONA

mio, miei mia, mie

2ª PERSONA

tuo, tuoi tua, tue

3ª PERSONA

suo, suoi

sua, sue

4ª PERSONA nostro, nostri

nostra, nostre

5ª PERSONA vostro, vostri

vostra, vostre

6ª PERSONA loro

loro

I possessivi sono sempre preceduti da articolo o preposizione articolata: «Quello è il mio libro!», «Ti serve una penna? Prendi pure la mia». Aggettivi possessivi e pronomi possessivi in italiano sono formalmente identici. Aggettivo possessivo: «la mia auto». Pronome possessivo: «Sei qui per tuo figlio? Anch’io sono venuto a prendere il mio» [Serianni]. Secondo Satta questi ultimi, però, non sono pronomi ma «aggettivi possessivi sostantivati, perché in sostanza il nome non è sostituito, ma sottinteso».