Pubblicato il 20 gennaio 2017 da Salvatore
Analfabetismo funzionale
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Tra vittime e carnefici
In un articolo pubblicato su La Stampa on line il 10/01/2017, Mimmo Candito ci allarma circa la percentuale di analfabeti funzionali circolanti in Italia: il 70%, ma più probabilmente l’80.
«[…] tra la gente che abbiamo attorno a noi, al caffé, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel negozio sotto casa, piú di 3 di loro su 4 sono analfabeti: sembrano “normali” anch’essi, discutono con noi, fanno il loro lavoro, parlano di politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltá, non li distinguiamo con alcuna evidenza da quell’unico di loro che non é analfabeta, e peró sono “diversi”»[1].
Accenti a parte – sono sicuro vi sarete resi conto che viene adoperato l’accento acuto al posto del grave, ma che probabilmente è da attribuire alla formattazione del testo – accenti a parte la percentuale indicata nell’articolo, e non sto a interrogarmi su dove l’abbiano presa o se sia corretta, è a dir poco inquietante. Conti alla mano, c’è da chiedersi se in questa percentuale rientriamo pure noi.
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