Stupirsi, stupire, stupendo

Quando stupire non è più un’opzione
Negli anni sessanta dello scorso secolo il più famoso rappresentante americano della Pop art, Andy Warhol, stupiva il mondo affermando che: «Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti». La sua era una radiografia perfetta della società occidentale dell’epoca. Oggi non è più vero. Televisione, internet, reality show, social media, YouTube, blog: nel mucchio, non conta più nessuno. Siamo una generazione di individui omologati. Per uscire dal gruppo perfino Jack ha dovuto adeguarsi. Oggi ci tatuiamo, foriamo, bruciamo, dilatiamo, facciamo iniezioni di botox, gonfiamo i muscoli, e naturalmente, apriamo blog in cui mettere in mostra la nostra stupefacente personalità. L’unica cosa che non facciamo è accorgerci di quanto tutte queste cose ci rendano identici gli uni agli altri.






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