Tag: Pronomi
Essi, esse, loro
Adoperato come complemento, si preferisce usare loro riferito a persona, ma si usano anche essi e esse con un’ampia libertà di scelta: «l’amore diverso che ognun d’essi portava a Lucia», «e uno di loro» [entrambi nei Promessi sposi].
Noi e Voi
Nell’uso toscano è caratteristico il vernacolare noi si fa al posto di noi facciamo, in cui il pronome si accompagna non al verbo che s’intende utilizzare ma a un corrispondente costrutto impersonale. Il Serianni ci ricorda esempi di autori non toscani che ricorrono a questa costruzione: «noi il denaro lo si troverà in qualche modo» [Moravia, Gli indifferenti], «e quelli di Roma, si sa, non vogliono che noi si viva da cristiani» [Levi, Cristo si è fermato a Eboli], e poi il mio preferito: «noi si rideva» [Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore].
Io, tu, me e te
Talvolta, all’io e al tu, si preferiscono le forme «oblique» me e te, anche in funzione di soggetto.
I pronomi
Dal latino pronōmen [parte del discorso], che si colloca al posto di un nome, nella sintassi della frase il pronome fa le veci del sostantivo, eguagliandolo in genere e numero. Esso è una parte importante del discorso; se ben giostrato, è uno di quei coesivi che permettono di articolare frasi complesse in modo semplice e chiaro. Essere bravi a gestire i coesivi significa saper padroneggiare pienamente, da professionisti la propria lingua. Quindi su di loro mi dilungherò un po’ di più.


Commenti recenti