Avverbi di tempo
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Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori
Lo scorso lunedì abbiamo visto gli avverbi qualificativi o di modo; continuando con la loro classificazione per via semantica oggi indagheremo gli avverbi di tempo.
Come indica il nome stesso, essi determinano il tempo di svolgimento di un’azione: l’altro ieri, ieri, oggi, domani, dopodomani. Per porzioni di tempo più ampie si deve fare ricorso a locuzioni quali: x giorni fa, fra x giorni, di qui a, in capo a. Suddivisioni inferiori sono quelle rappresentate da mattina, pomeriggio, sera, notte: stamattina, questa sera, oggi pomeriggio, stanotte, ecc. Per indicare l’anno precedente a quello in corso si usa: l’anno scorso, un anno fa, l’altr’anno. Per un numero di anni superiore si fa ricorso a locuzioni con fa e or sono: due anni fa, tre anni or sono, ecc. Se ci spostiamo in avanti con il tempo adopereremo: l’anno prossimo, fra un anno, l’anno venturo. Se gli anni sono più di uno ricorreremo a locuzioni con tra o fra: fra cent’anni, oppure da qui a tre anni, e via dicendo. Le stesse regole valgono sia che si parli di giorni, di mesi, di secoli, ecc.
«Oggi, ieri, domani si usano anche per indicare genericamente il tempo presente, passato, futuro: si pensi al titolo del settimanale di cronaca Oggi, o a frasi come: “il più è fatto, adesso dobbiamo guardare al domani”».[1]
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