Scrivere con il metodo Stanislavskij


jack-nicholson

…quando la psicotecnica non è solo teatrale

Un romanzo non è altro che la narrazione di una storia. Una storia non è altro che un insieme cronologico di fatti capitati a qualcuno, ad esempio a un personaggio. La storia ha inizio da un incidente, qualcosa che scombina la normale routine quotidiana, che capita a un personaggio in un certo momento della sua vita.

Tutto ruota attorno al personaggio, o a più di uno. Il resto: l’incidente, la routine che viene sconvolta (che chiamiamo background), i singoli fatti che compongono la storia, l’ambientazione e il contesto storico; sono solo una scusa per parlare di lui. L’attenzione quindi che il narratore deve porre sul personaggio dev’essere massima.

Librogame amarcord


Alla-corte-di-re-artù                   Lupo-solitario                  Sherlock holmes

…quando la fantasia non era ancora virtuale

Prima che il nostro mondo si trasformasse in una prateria di 0 e di 1 impilati come steli di grano all’ombra di un monitor, la fantasia della mia generazione galoppava attivamente su libri molto speciali: i Librogame.

Chi li ricorda è vecchio, quindi non so quanto vi convenga stirare il braccio verso l’alto. Potreste fingere di grattarvi la schiena, per non dare nell’occhio alla vostra compagna/o che vi osserva con attenzione. Ma lo siete, siete vecchi e la cosa per di più non vi dispiace affatto.

Test per scoprire se sei scrittore


Test per scrittori

…quando un test ti dice chi sei

Questo Test ha la pretesa di rispondere alla fatidica domanda: sono uno scrittore o sto perdendo il mio tempo?

Tutti gli (aspiranti) scrittori, a un certo punto della propria carriera, si sono posti questa domanda: sono uno scrittore? Non è facile rispondere; per molti motivi: perché si teme la risposta, ad esempio, ma anche perché non esiste nulla che indichi con assoluta certezza se si rientri o meno nella suddetta categoria.

Infatti non basta aver scritto un libro per potersi definire tali. Figuriamoci poi, se siete agli inizi e state ancora lavorando alla stesura del vostro primo romanzo.

I dubbi vi sbranano, lo so. In alcuni momenti vi colgono talmente impreparati che vorreste semplicemente lanciare via il manoscritto e porre fine al tormento. Ci sono hobby migliori di questo, diciamocelo. Voi però, ci credete davvero. Perché non dovreste?

Come progettare un’ambientazione


Ambientazione

…quando plausibile non è il realismo

Torno sull’argomento ambientazione, anche se l’avevo già introdotto quando ho parlato dei cliché in narrativa, perché per me è tutt’altro che esaurito. Personalmente non ho mai dato troppa importanza all’ambientazione. I miei racconti non sono ambientati da nessuna parte ad esempio. Non solo, ma sono scritti in modo tale che potrebbero essere presi e ficcati a forza un po’ ovunque nel mondo. In un mondo occidentale, certo. Ecco forse questo, a cui mai si pensa, è il primo vero spartiacque.

The Incipit, come tutto ebbe inizio


incipit

…quando la stretta dev’essere calda e forte

La prima impressione, quella sbagliata, è l’unica che conta. Se da bambini vi hanno detto il contrario, be’, si sbagliavano oppure mentivano. L’inizio del vostro romanzo, racconto, curriculum vitae, relazione, saggio o qualunque cosa stiate scrivendo, è fondamentale. È il vostro bigliettino da visita; lo date in mano all’interlocutore nella speranza che abbia interesse ad approfondire la conoscenza. Dareste un bigliettino logoro, vuoto o privo di personalità? Sì, certo che lo fareste. Ecco perché dovete continuare a leggere.

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