Meme letterario
Questo è un meme che gira in rete dal 2011, forse prima. Le domande le ho prese dal video di Letture disordinate, ma si possono trovare un po’ ovunque. Chi mi conosce sa quanto posso odiare i meme. Tuttavia qui si parla di lettura, e tutto ciò che ha il potere di promuoverla è una causa che mi sta a cuore. Seguono venticinque domande su libri, lettura e abitudini da lettore a cui cercherò di dare una risposta. Se vi va di leggerle, per quanto pazzesca mi possa sembrare una lettura del genere, siete i benvenuti. Se volete riprendere il meme sui vostri blog: siete i benvenuti. Se vi va di guardare il video, pazzescamente lungo, di Simona: credo le farà piacere. Detto questo, cominciamo.
01. Come scegli i libri da leggere?
Per molto tempo ho scelto i libri in base al genere (da ragazzo leggevo prevalentemente fantasy, poi solo classici, eccetera), quindi sono passato a sceglierli in base all’autore – se lo conoscevo o meno, se lo consigliavano o meno, se mi erano piaciuti altri suoi libri o meno –, infine ho cominciato a selezionarli in base alla loro utilità. Attualmente leggo solo libri (non solo narrativa dunque) che possono essermi utili per raggiungere uno scopo, approfondire un argomento o aiutarmi a scrivere in un certo modo una certa cosa.
02. Dove compri i libri?
Sia in libreria sia online, indifferentemente. Non ho una libreria di riferimento. Mi capita di comprarli anche al supermarket o all’autogrill. Se quando passeggio incrocio una libreria, mi fermo a osservarne la vetrina costringendomi a ignorare il prurito alle mani. Non sempre ci riesco.
03. Aspetti di finire una lettura prima di comprare un nuovo libro?
Sono un lettore compulsivo, acquisto più libri di quelli che leggo. Al recente Salone Internazionale del Libro di Torino ne ho acquistati dodici, prima di riuscire a fermarmi.
04. In quale momento della giornata preferisci o puoi dedicarti alla lettura?
Ogni momento è buono. Ho sempre un libro con me e, fosse anche solo per cinque minuti, non mi faccio mai scappare l’occasione di fogliare qualche pagina. Mi capita di leggere al mattino ancora a letto, la sera prima di andare a letto, nella pausa pranzo in ufficio, mentre bevo un caffè al tavolino del bar, sul treno, in coda alle poste o in banca o in ospedale. Eccetera.
05. Quando compri un libro ti fai influenzare dal numero di pagine?
No, il numero di pagine non è un dato che tendo a prendere in considerazione quando devo decidere l’acquisto di un libro. Noto, tuttavia, che ultimamente i libri che tendono a superare le mille pagine sono in aumento.
06. Qual è il tuo genere preferito?
Non ho un genere preferito. Posso dire, però, che preferisco non leggere narrativa di genere.
07. Hai un autore preferito? Chi?
Attualmente sono in fissa per DFW. Di suo ho letto Considera l’aragosta, La scopa del sistema e sto per cominciare Infinite Jest. Per un lungo periodo ho adorato (e adoro ancora) Chuck Palahniuk. Da ragazzo ho letto tutto (tutto!) Ernest Hemingway. Non posso poi non citare Raymond Carver. Tra gli italiani, mi piacciono Elena Ferrante, Emilio Gadda, Beppe Fenoglio, Andrea Camilleri, Gesualdo Bufalino e Paolo Volponi. Inoltre sono praticamente obbligato a inserire in questa lista Harper Lee e Fëdor Dostoevskij – che sono i due autori che preferisco in assoluto –, ma anche Haruki Murakami, J.D. Salinger, Kurt Vonnegut e Albert Camus. Tra i saggisti: Luca Serianni, Tullio De Mauro, Bice Mortara Garavelli e Zygmunt Bauman. E chissà quanti ne ho dimenticati, così a caldo. Insomma no, non ho un autore preferito: ne ho molti.
08. Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Prima di cominciare a leggere, ne sono sicuro. Appartengo a quella prima generazione di bambini nati con la televisione in casa. I miei genitori, per non doversi occupare costantemente di me, mi piazzarono davanti alla TV. Per fortuna, come alternativa, mi diedero in mano anche un libro. Adoravo i colori, i caratteri stampati, le immagini, ma non sapevo ancora leggere. Così chiedevo ai parenti in visita che lo facessero per me. Poi mi sono stufato di chiedere e ho imparato a farlo da solo.
09. Li presti mai i tuoi libri?
Ne ho prestati, sì. Ma non sono mai tornati indietro. Adesso sono più cauto.
10. Ne leggi uno alla volta o più contemporaneamente?
Ho un indole troppo scostante e una curiosità troppo ansiosa per limitarmi a un solo libro per volta.
11. La tua cerchia di familiari e amici legge?
In famiglia, con l’esclusione di mia madre e mia nipote (figlia di mio fratello), e tra i parenti: no, direi di no. Neanche uno all’anno. Tra gli amici: alcuni leggono, altri per nulla. Nella mia cerchia sono un po’ una mosca bianca.
12. Quanto impieghi mediamente a finire un libro?
Dipende dal libro: poche ore o alcuni mesi. Dipende anche dagli impegni. Inoltre ci sono libri che tengo sempre a portata di mano – soprattutto i saggi – che consulto all’occorrenza.
13. Se incroci qualcuno che legge in pubblico sbirci il titolo del libro?
No, di norma sono un solitario e un individualista: tendo a farmi i fatti miei. Ma mi è capitato, certo, di farlo. A chi non è capitato?
14. Se ne potessi salvare solo uno, quale salveresti?
Nemmeno uno. Salverei chi scrive. La produzione riprenderebbe.
15. Perché ti piace leggere?
La risposta è cambiata più volte con l’età. All’inizio, per quanto mi è dato ricordare, amavo immergermi nella storia e lasciarmi trasportare. Mi piaceva, credo, lo stupore della scoperta, del viaggio fantastico. Poi ho amato gli stili: dire qualcosa di semplice o di complesso in modo originale. Adesso leggo solo ciò che ritengo utile alla mia crescita di uomo e di scrittore. È un po’ un peccato, me ne rendo conto. Perché si perde lo sguardo del bambino, quel modo di leggere innocente e spensierato. Così va la vita.
16. Leggi libri in prestito o solo quelli che possiedi?
Ho tentato con i libri in prestito, presi ad esempio dalla biblioteca, ma non fa per me. Io preferisco possederli.
17. Quale libro non sei riuscito a finire?
Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, non amo il realismo magico. Ma non è l’unico.
18. Hai mai comprato un libro solo per la copertina?
Può essere capitato, soprattutto da ragazzo. Ma non saprei citare dei titoli.
19. C’è una casa editrice che apprezzi in particolare?
Apprezzo molto, ed è noto, Einaudi: sia per campanilismo (sono di Torino) sia per il loro catalogo. Tuttavia, quando decido di acquistare un libro raramente guardo chi lo stampa. Seleziono il libro, non l’editore.
20. Porti i libri in giro o li tieni al sicuro in casa?
Li porto in giro; ne ho sempre almeno uno con me. Viaggiando molto per lavoro, nella valigia e nella ventiquattrore ne ho sempre più di uno. Qualcuno è disseminato per l’ufficio. Qualcun altro si trova nel cassettino di plancia dell’automobile. Qualcuno sul comodino e qualcuno sulla mensola del cesso. Ho una libreria estesa e caotica.
21. Tra quelli che ti hanno regalato quale hai apprezzato maggiormente?
Strano a dirsi, ma di libri non me ne regalano mai. Tutti quelli che possiedo, fin da piccolo, li ho sempre acquistati o rubati.
22. Come scegli un libro da regalare?
In base ai miei gusti. Regalo il libro che vorrei leggere io.
23. C’è un criterio particolare in cui è ordinata la tua libreria?
Ho provato infinite volte a metterla in ordine – devo averne anche parlato in un post – ma non ci sono mai riuscito. I libri sono infilati alla rinfusa un po’ ovunque, dove trovo spazio.
24. Se un libro ha delle note hai l’abitudine di leggerle o le salti?
Dipende: se mi sono utili le leggo, altrimenti no.
25. Leggi le introduzioni, prefazioni e postfazioni o le salti?
Introduzioni, prefazioni, postfazioni, orazioni, mozioni e tutto ciò che finisce in -oni per quanto mi riguarda può anche non venire stampato, le salto sempre.
Salvatore, siccome non ho un blog mo te lo becchi qui 😀
1 – con metodo, mi fido dell’istinto 😀 in genere però è la copertina che mi acchiappa, lo ammetto
2 – ultimamente compro prevalentemente online, soprattutto ebook, anche per ragioni geografiche. Ma in passato ho frequentato molto le librerie di Torino
3 – in genere sì, ma non sempre. P.S. sono compulsivo come Salvatore 😉
4 – prevalentemente la sera prima di addormentarmi, ma ho imparato a sfruttare i percorsi casa-lavoro (no, non ci vado in auto, tranquilli 😛 ) e altri momenti buchi della giornata
5 – no, ma quando inizio a leggerlo sì, non che mi spaventi, ma se devo leggere il signore degli anelli o infinite jests aspetto di avere abbastanza tempo libero davanti 😉 (sì, ho notato anch’io che la lunghezza dei testi letterari sta diventando immensa, tra l’altro sai che tra i 12 dello strega c’è il romanzo più lungo mai pubblicato in italia? http://www.ilpost.it/2016/03/31/albinati-scuola-cattolica/)
6 – se devo specificare un genere direi fantascienza (un po’ tutta, ma soprattutto quella dal new wave in poi) però leggo tanta tanta narrativa non di genere
7 – No, tanti, troppi 😛 (prendete per buono l’elenco di Salvatore, a cui aggiungerei, magari verso la cima della lista, Calvino e Pirandello fra gli italiani)
8 – boh, non me lo ricordo, mi ricordo però il primo libro che lessi, i ragazzi della via Pal, ma per le storie la passione è iniziata prima che imparassi a leggere
9 – Sì, non tornano mai, lo so, ma io penso sempre che un libro preferisca essere letto piuttosto che stare a prender polvere nello scaffale, e cerco di “prestare” (è più un donare alla fine) libri solo a chi so che li leggerà e li apprezzerà
10 – dipende. In genere preferisco iniziare e finire un libro, ma pusso alternarne un paio durante le ore della giornata, soprattutto se uno dei due è un saggio o una raccolta di racconti.
11 – a casa mia c’erano libri anche in bagno e coumnque sempre almeno uno su ogni comodino
12 – da mezza giornata a un mese, dipende dal libro, non solo dalla lunghezza ma anche dal ritmo che impone l’autore, alcuni libri vanno divorati, altri vanno assaporati lentamente, io mi adeguo.
13 – sempre anche se il libro ha un terribile titolo in tedesco che non riesco neanche a pronunciare a mente 😀
14 – che domanda crudele, Farenehit 451, chi l’ha letto capirà perchè 😉
15 – boh, perchè mi piace il gelato alla nocciola? non lo so, proprio non lo so.
16 – prima quelli in prestito, ma sono d’accordo con Salvatore sul possesso 😉
17 – mmm, onestamente non mi ricordo manco il titolo, era un liro che mi rifilarono alle medie, parlava di cosacchi
18 – ehm, beccato 😛
19 – ultimamente ho scoperto Neo, una piccola casa editrice indipendente che pubblica gran bei libri. Poi citerei minimum fax
20 – ultimamente porto in giro l’ebook reader 😉
21 – ehm, non mi ricordo 😛 (non è che mi regalino tanti libri comunque)
22 – posso copiare la risposta di Salvatore? Sì, quando regalo un libro desidero che la persona che lo legge pensi a me, certo non regalerei 2001 odissea nello spazio a chi odia la fantascienza 😉
23 – da ragazzino iniziai a metterli in ordine alfabetico per autore, ma durò una settimana, ora sono assolutamente messi a caso
24 – Sì, le leggo, ma odio le note a fine capitolo, perchè le leggo quando ci arrivo e quindi sono poco utili 😛
25 – leggo a partire dalla seconda di copertina 😛 (beh, la prima è scontata, no?)
26 – no, 25 sono troppe, TROPPE!!!
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Farenehit 451 non l’ho mai letto. Non so neanche chi l’abbia scritto. Ne vale la pena?
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Non “ne vale la pena” è un libro “doveroso” 😛
Poi ok, ti anticipo che si tratta di fantascienza distopica, che le intuizioni di Bradbury (è lui l’autore, Ray Bradbury) sono geniali, comunque è un libro che parla di libri e di lettura in un mondo futiro dove, ehm, non è che vada proprio di moda leggere 😉
Però la motivazione per cui ho scelto di salvae questo libro è nel libro stesso, ti tocca leggerlo 😉
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Lista…
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Certo che queste liste crescono più rapidamente di quanto possiamo leggere 😀
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A Torino ho la mia copia, stessi da quelle parti in questo momento te la “presterei” 😉
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In questo momento non potrei leggerla. Ho per l’esattezza 7 libri in lettura, contemporaneamente. Molti sono dei saggi… Però magari potrebbe essere una buona lettura per l’estate. 🙂
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Però non prenderla come una lettura leggera da ombrellone 😉
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Rispondere Fahrenheit 451 ha perfettamente senso perché l’ho letto e perché sono innamorata di Bradbury! Pubblicherò le mie risposte sul blog prima o poi, per adesso sono ancora in modalità “offline che c’ho ‘na vita” 🙂
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Non è vero, non c’hai una vita: sei una romanziera in perenne vacanza. XD 😛
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Che bello, qualcuno che ha capito il nesso 😉
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Non vale, io non potevo capirlo “il nesso” perché non l’ho ancora letto! 😦
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Studia! 😀
Per la cronaca, ho iniziato città in fiamme
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Come ti sembra?
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Oddio, dopo venti pagine di un libro di mille non me la sento ancora di dare un giudizio. Però scritto bene, scorre. Non è DFW (almeno nelle prime 20 pagine, ma DFW lo era anche nelle prime)
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Quando hai detto che non ti hanno mai regalato libri ho pensato subito: che peccato, io invece ne ho ricevuti tan… Aspetta… ma io ne ho ricevuti?
Un rapido bilancio della mia vita mi fa scoprire che solo pochissime persone speciali mi hanno regalato dei libri, parliamo delle dita di una mano, perché in effetti quelli che mi hanno fatto dei regali non mi conoscevano tanto da sapere che avrei gradito un libro. Regalare un libro è la cosa più intima che esista, e infatti non lo fa nessuno: magari spendono il triplo, ma ti regalano una roba anonima. È davvero un gran peccato…
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Già. Io ho regalato libri per tanti e tanti Natali, a tutti i parenti. Nessuno li apprezzava, nessuno li leggeva. Ma me ne sbatto e continuo a regalarli. Alla fine hanno smesso di alzare gli occhi al cielo, e chissà che entro il prossimo decennio qualcuno non cominci anche a sfogliarli… Lo so, sono una mosca bianca. Ma combatto. Combatto tutti i santi giorni.
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Mi ricordi don Chisciotte 😀 a proposito, partecipi al concorsone? 😛
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Che concorso?
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ma come? non sei passato davanti al bando mentre lucidavi il ponte? 😛
http://pescepirata.it/aspiranti_scrittori/viewtopic.php?f=228&p=58844#p58844
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Se avessi tempo (e voglia) credo che ne scriverei uno ambientato sulla Luna, con Bradamante come protagonista, con un vizio e una virtù contrapposte. 😉
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DAi, ti faccio uno sconto sulle patate 😛 Sarebbe divertente, no? 😉
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Come ti capisco! Regalare un libro è un piacere che non molti condividono, e purtroppo il risultato è quasi sempre deludente. Io, più disincantato, ho smesso di combattere: lo schifo negli occhi e il rifiuto di accettare il regalo mi hanno totalmente smontato. Così ho semplicemente smesso di fare regali del tutto…
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Invece bisognerebbe fare gli spavaldi, e regalare libri come se si recitasse una parte: «Sì, sono io. Quello che regala libri. Preferisci un calcio in culo?». XD
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Temo di aver perso quell’entusiasmo, e ti invidio perché ancora ne hai la forza 😉
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Salvatore ma che bello!!! Si, lo ammetto il video è biblicamente lungo 🙂 Non ci posso fare niente quando attacco a parlare addio capacità di sintesi, anzi, forse non l’ho mai avuta 🙂 Bell’intervista comunque! Sei uno di quei lettori SERI, cioè ami scrittori che considero “difficilotti” come Camus, e DFW. Però ami Murakami come me… e anche io ho smesso di prestare libri 🙂
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Sì, mi sono accorto che ti piace chiacchierare. Il bello è che ti riesce anche bene: io non mi annoio mai quando guardo i tuoi video. 🙂
… e poi parli di libri: un valore aggiunto. 😉
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Più o meno abbiamo le stesse risposte 🙂
Einaudi non mi piace molto, sono già due romanzi in cui trovo scritto, e non solo una volta, “dò”. Quindi non penso sia una disattenzione.
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Dai, i refusi capitano. Ad esempio mi sono accorto di averne appena inviato uno a una editor cazzuta. Un refuso da fustigazione: ho scritto “in cinta” anziché “incinta”. Non mi ha ancora risposto, ma mi aspetto gli insulti. A mia giustificazione il fatto che sono uno scapolone. Voglio dire, forse ho proprio dei problemi con il concetto di “rimanere incinta”… 😛
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1. Come scelgo? Un romanzo, se me ne parlano bene, o ha una qualche importanza storica-critica. Un saggio, vedo l’indice.
2. Compro un po’ in libreria, un po’ online: online è più importante andare a colpo sicuro, sono rare le scoperte casuali.
3. In quanto a proporzione, compro 10 volte più di quanto leggo.
4. Leggo quando mi gira. In genere, prima di dormire mi bruciano gli occhi, quindi leggo la mattina e il pomeriggio. Non leggo tutti i giorni: alcuni giorni sono di sola produzione.
5. Non mi faccio influenzare dal numero di pagine, ma, avendo letto in passato preferibilmente libri sopra le 1000 pagine, ora quelli più lunghi li faccio aspettare.
6. Il genere di un libro è un costrutto sociale, una convenzione consumistica il cui unico scopo è dare e ridare a un fruitore sempre le stesse cose, di modo che sappia già cosa ci sarà. Non sono cosa mia, io ho bisogno di variazione continua in ogni aspetto del testo.
7. Notoriamente il mio preferito è D’Annunzio, con Tolstoj, Flaubert, Virgilio, Dante come satelliti.
8. La passione per la lettura è comparsa più o meno a 18 anni. Il perché, quale sia l’origine, non lo so: forse voglia di emergere e di sapere, cioè filosofia.
9. Non presto libri.
10. Leggo preferibilmente un libro per volta, ogni tanto 2-3 assieme.
11. I miei famigliari non leggono.
12. Una lettura veloce, cioè il semplice far scorrere le parole nel cervello, va a ritmo variabile, da 50 a 300 pagine al giorno. Io però non leggo più in questo modo: leggo i libri più di una volta, sottolineando, annotando, prendendo appunti, ripetendo, creando un testo di riflessione. Questo può richiedere mesi anche per poche pagine, ma è l’unico modo sensato, per me, di leggere: altrimenti, non si acquisisce niente di duraturo.
13. Sbircio sempre chi legge in pubblico.
14. Se potessi salvare un libro? Mah, l’Enciclopedia Treccani.
15. Non mi piace leggere, è solo necessario. Si può essere felici anche senza amore, non senza libri, perché vorrebbe dire non sapere niente.
16. Non presto mai libri, ho un attaccamento morboso ad alcuni tipi di oggetti.
17. Sulla Strada di Kerouac non sono riuscito a finirlo.
18. Ci sono molte copertine che mi invogliano, ma non li compro solo per quello.
19. Apprezzo Einaudi, che è la più completa e seria (però la Newton Compton fa questi Mammut che costano *così* poco…!).
20. I libri li tengo in casa, ma all’università ne porto sempre qualcuno.
21. Non mi regalano mai libri.
22. Ho regalato libri una sola volta a una ragazza: ho semplicemente scelto ciò che secondo me era importante leggere, in base alle letture precedenti.
23. Le mie librerie sono ordinate per editore. Presto però le ordinerò per argomento, perché stanno diventando ingestibili.
24. Leggo sempre tutte le note.
25. Introduzioni, prefazioni, postfazioni, le leggo per prime, e in genere sono la cosa che gradisco di più.
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Sei il primo che conosco a gradire le prefazioni: è come leggere il libretto d’istruzione di un elettrodomenstico… chi è che lo fa? XD
Ricordiamo ai nostri cari lettori che presto, molto presto Alessio Montagner sarà di nuovo su questi schermi con un guest TITANICO! 😉
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Tipo dopodomani?
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No, il 17. Ma è bene prepararsi per tempo. 🙂
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Nooo, il 17 non posso, ho un impegno 😛
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Disdire, su.
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ehm, non è così facile, forse all’anagrafe possono fare qualcosa, ma non ne sono sicuro 😛 (poi hai idea dei documenti che dovrei cambiare?) XD XD XD
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io pure leggo prefazioni ecc. perché spesso ci trovo approfondimenti curiosi e mi piace sempre sbirciare “dietro le quinte” di un libro
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Adoro i meme con tante domande personali, per cui lo riprenderò sul mio blog. -Sono una giocherellona. Leggendoti sempre, più o meno immaginavo le tue risposte. Ha colpito anche me il fatto che tu non riceva libri in regalo. Del resto è molto difficile regalare libri a chi legge, più che a chi non legge.
Per cui penso che alla prima occasione ti regalerò un libro, mi piacciono le sfide. 😉
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Ma, sai, è un po’ un mito da sfatare questo della difficoltà di regalare libri: non è affatto una cosa difficile. Ancor meno a chi i libri li ama. L’unica accortezza che si deve avere è di evitare assolutamente di pensare cosa potrebbe piacere alla persona a cui vorresti regalare un libro. I libri si scelgono in base ai propri gusti; così leggendolo è come se conoscessi un po’ meglio anche te. Poi io sono un tipo curioso, mi emoziono un sacco se ricevo in regalo un libro ancora incartato, perché bramo di sapere cosa è giunto alla mia libreria. E se per caso ce l’ho già (può succedere), magari è un’edizione diversa o a mia volta posso regalarlo a un’altra persona. In questo modo i libri viaggiano.
Ma grazie!!! Purtroppo in famiglia non legge nessuno e nessuno regala libri. Nemmeno la mia ex leggeva. Una vita di solitudine la mia… 😦
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E’ bella questa cosa che dici del scegliere libri da regalare in base ai propri gusti e non in base a quelli di chi lo riceve. Mi ha fatto riflettere. Io, di solito, regalo libri che ho già letto. Per cui è molto probabile che un libro che regalo a me sia piaciuto. Sì, è come se volessi mettere gli altri a condivisione del mio mondo.
A casa mia leggiamo tutti. Mia nonna, per esempio, passò tutta la sua vecchiaia con un libro in mano o, in alternativa, con la settimana enigmistica. Aveva frequentato le scuole solo fino alla quarta elementare ma era molto più istruita di me su tanti argomenti.
Nella mia famiglia il regalo più gradito è sempre un libro per cui per me è naturale prima di Natale svaligiare le librerie in cerca di chicche per amici e parenti. Mi diverto più io a cercarli che loro a riceverli.
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Vero, è un divertimento. 🙂
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26. Segui qualche blogger?
Sì, Helgaldo. Saltuariamente altri.
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Solo: dadovestoscrivendo.wordpress.com, tutto il resto è noia. 😛
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Posso dirti, in tutta onestà, che mi ha un po’ rattristato quest’idea di leggere solo cose che ti sono utili? Poi magari tu vivi la cosa come un piacere, ma in una vita in cui tutto o quasi è finalizzato, qualcosa deve anche rimanere all’estro del momento, alla gratificazione personale, alla curiosità estemporanea. Forse sono io che nelle mie letture mi lascio cullare un po’ troppo dal vento del momento, però ho l’impressione che in questo modo rischi di perderti qualcosa.
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Hai ragiona, Antonella; ma da ragazzo ho già letto parecchia narrativa che aveva come unico fine quello di intrattenermi, e alla fine cos’è che mi ha lasciato? Nulla. Invece la lettura finalizzata ad apprendere qualcosa, che trovo comunque divertente perché arricchente, alla fine qualcosa me la lascia, fosse anche solo un’idea in più, un’intuizione, qualcosa di nuovo che non conoscevo. Poi, chissà: magari fra qualche anno tornerò a leggere solo per divertimento. 🙂
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Magari raccolgo il meme ma il prossimo mese, questo è già pieno.
Sai che anch’io sono una mosca bianca in famiglia, sono l’unica che legge e ho imparato a leggere prestissimo dalle favole (a cinque anni costringevo le mie sorelle più grandi a leggermi le favole illustrate fino allo sfinimento e imparavo a memoria a forza di ascoltarle. Vedevo l’illustrazione e ripetevo a memoria quello che c’era scritto, anche se non sapevo ancora leggere.)
🙂
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Abbiamo una storia simile. Nel mio caso erano gli zii, in particolare una. Ma anche mia madre e mio fratello. Ero un vero dittatore. Sono stato costretto a imparare perché a un certo punto si sono ribellati; altrimenti stavo ancora lì: col frustino in mano. 🙂 😛
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Ma a voi ne servono addirittura 25.
A me ne basta uno: Leggo, dunque sono. 😀
P.s. oggi son troppo stanco per esagerare con due punti. 😀
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punto, punto e virgola, due punti…
😀
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Lettore filosofo… 😆
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