Le preposizioni proprie: Su

SU

Fondamenti di grammatica per aspiranti scrittori

Come dicevamo la scorsa settimana, le preposizioni si distinguono in proprie e improprie: le prime si adoperano solo come tali, a differenza delle seconde che invece possono assumere anche altre funzioni: ad esempio di congiunzione, di avverbio, ecc. Le proposizioni proprie sono otto (più una): di, a, da, in, con, su, per, tra (fra). Le ultime due, lo vedremo meglio dopo, sono identiche per significato e funzioni.

Su

La preposizione su, come tutte le preposizioni, dà origine a numerosi valori semantici. Tra questi, un primo nucleo è rappresentato da quelle relazioni che esprimono una ʻposizione superioreʼ (ad esempio nelle relazioni di moto) o di ʻdominazioneʼ su di una conoscenza o campo[1]:

  • Stato in luogo: «mi siedo sulla poltrona», «l’acqua è sul fuoco»; anche in senso figurato: «ricchezze accumulate sulle spalle dei disgraziati». Sempre in questa categoria «locativo-stativa» l’uso di su per indicare lo ʻstare sospesi suʼ: «la spada di Damocle pende sul tuo capo»; o per indicare un effetto o una conseguenza: «Le recenti manovre economiche non hanno prodotto effetti sulla stabilità del Paese»; o ancora: «pubblicai su La Purificazione una notizia presa da un giornale straniero» [Calvino].
  • Moto a luogo: «vado sul balcone» [Serianni]; anche figurato, con valore di moto ʻdall’alto verso il bassoʼ: «la pioggia cade su di noi», «scende su di noi, dal monte Pollino, l’ombra della sera» [Levi]; o per indicare ʻl’affacciarsi su un luogoʼ: «l’osteria si affacciava sulla strada con un’insegna ad arco» [Moravia]; come «accezione locativa» su può anche indicare relazione di moto per luogo: «camminavamo una sera sul fianco di un colle».
  • Argomento: «Sulla fondazione di Roma è interessante il lavoro di Livio»; «documenti sui quali è possibile informarsi».
  • Relazioni: «vestito su misura», «lavoro su commissione» [entrambi del Serianni]; «Mi presento su invito della regina Elisabetta».
  • Distributivo: «uno su mille», «una parte su cento», «siamo aperti 24 ore su 24», «chiude con un utile netto di 14,1 miliardi su un giro d’affari di 1914,5 miliardi» [Il Sole 24 ore del 18.11.1986 cit. Serianni].

«In queste locuzioni l’uso della preposizione su si spiega come lettura di rapporti numerici frazionari in cui il numero di percentuale sta sul numero totale».[2]

Un secondo nucleo, invece, è rappresentato da quelle relazioni che indicano ʻapprossimazione indefinita a un valore xʼ; in questo caso la preposizione su ha sempre forma articolata. Se ne possono distinguere:

  • Valore temporale approssimato: «domani ci vediamo sul presto», «fai pure con calma, passo sul tardi», «un amore troncato sul nascere» [Serianni], «arriviamo a Calu sul calar della sera» [Tucci].
  • Valore temporale di durata: «“Quante ore ci vorranno per la riparazione?” chiese l’automobilista insofferente. – Il meccanico si strinse nelle spalle: “Sulla decina”».
  • Prezzo: «Questa “prezziosissima” raccolta di vecchi Tex Willer verrà sulle cinquecento euro, ma a te faccio un prezzo di favore».
  • Peso: «Questa balenottera azzurra ha tutta l’aria di pesare sulle due tonnellate».
  • Età: «tale Poledelli, un tipo sui sessant’anni» [Bassani].

«Hanno valore indefinito anche tutte le locuzioni del tipo “essere sullo stanco” (del linguaggio familiare), “tenersi sulle generali”, ecc.».[3]

Nell’incontro della preposizione su con un articolo indeterminativo (un, uno, una) si può avere interposizione «pleonastica» della preposizione di: «su di un albero ti vidi arrampicare»; anche se ci sono esempi contrari: «su un suolo sacro» [Levi, Cristo se è fermato a Eboli]. Più facilmente lo si trova con i pronomi personali: «su di me», «su di loro».

Su, come anche molte altre preposizioni proprie, nell’incontro con un articolo può articolare. Le forme articolate sono: sul, sullo, sulla, sui, sugli, sulle.

Conclusioni

Avrei voluto proporvi un articolo riepilogativo di tutte le preposizioni proprie, ma ogni volta c’era qualcosa da aggiungere (e in questo il Serianni non lesina) che pareva male lasciare nell’oblio. Alla fine quindi ho deciso di presentarvi otto diversi articoli, uno per ogni preposizione. La prossima volta, quindi, parleremo della preposizione per.

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Note

[1] Luca Serianni, Grammatica italiana, UTET 2006

[2] Ivi p. 348

[3] Ivi p. 349

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14 Comments on “Le preposizioni proprie: Su”

  1. Su di noi nemmeno una nuvola, soprattutto se uno su mille ce la fa…
    Preposizione che tira su il morale, buona inizio di settimana!

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  2. L’interposizione pleonastica è bellissima: “su di un suolo sacro” Levi ha fatto bene a non scriverlo, ma “su di me”, “su di te” ecc. mi piacciono di più di “su me”, “su te”… sono più rotonde.

    Nella penultima riga, prima delle Conclusioni, hai lasciato Con invece di Su.

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