Il segreto del successo
Scrivere come fosse naturale
Alcune scritture sono dissetanti come acqua limpida in un bicchiere colmo. Altre sono pozze di catrame, puzzolenti e nauseabonde, in cui si resta impantanati tanto da non poterne più uscire. Alcune voci sono calamitiche, ci attraggono senza sapere il perché. Altre ci annoiano solamente, fin dalle primissime battute. Perché succede?
Stavo ragionando attorno a queste cose quando mi sono accorto che la prima fondamentale domanda a cui è necessario rispondere è: cos’è il successo? Nel titolo parlo di successo, quindi è necessario spenderci due parole. Letteralmente successo significa «esito favorevole»; il successo è qualcosa che consegue a un fatto e che ha con esso un rapporto non solo consequenziale ma anche di soddisfazione, di riconoscimento o di approvazione. Il campo d’applicazione di questo termine è molto ampio, infatti viene adoperato sia per indicare una promozione sul lavoro o a scuola, sia un party cui è accorsa molta gente, la vittoria in una competizione, una esaltante fortuna economica conseguente alla vendita di un prodotto, eccetera.
Anche per uno scrittore la parola “successo” può avere molti significati. Per alcuni sarebbe già un successo portare a compimento la stesura di un romanzo. Per altri sarebbe certamente un successo riuscire a farsi pubblicare da un editore. Per altri ancora è un successo solo se c’è stato un alto numero di copie vendute. Infine, per qualche scrittore già veterano sarebbe un successo riuscire a riconfermarsi tale. Per alcuni, pochi, è un successo solo se si è riusciti a dire qualcosa di nuovo. Per tutti, però, è un successo riuscire a scrivere in modo tale che il lettore non possa fare a meno di continuare a leggere dopo aver cominciato. Il successo di cui parlerò in questo articolo è quello che smuove le masse.
Ci sono molti modi per ottenere successo di pubblico. Il primo fra tutti, quello più perseguito al giorno d’oggi, e di adoperare un linguaggio talmente elementare da poter essere compreso da tutti. Questo vale in particolar modo per la musica pop. Più il testo è elementare, più il successo pare scontato. Se pensate che la canzone più amata dell’ultimo decennio è questa…
Oppa è lo stile di Gangnam
lo stile di Gangnam
Una ragazza che si sente calda e umana di giorno
Una ragazza di classe che sa godere della libertà di una tazza di caffè
Una ragazza il cui cuore diventa più caldo quando viene la notte
Una ragazza con quel tipo di torsione
Sono un ragazzo
Un ragazzo che è caldo come te durante il giorno
Un ragazzo che beve d’un fiato il suo caffè prima che si raffreddi
Un ragazzo il cui cuore esplode quando arriva la notte
Quel tipo di ragazzo
Bellissima, amabile
Sì tu, ehi, sì tu, hey
Bellissima, amabile
Sì tu, ehi, sì tu, hey
Ora andiamo avanti fino alla fine
Oppa è lo stile di Gangnam, lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam, lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam
Ehi, Sexy Lady, Oppa è lo stile di Gangnam
Hey Sexy Lady-oh oh oh oh
Una ragazza che sembra tranquilla ma che si diverte quando si gioca
Una ragazza che porta i capelli sciolti quando arriva il momento giusto
Una ragazza che si copre, ma è più sexy di una ragazza che mostra tutto
Una ragazza così sensibile
Sono un ragazzo
Un ragazzo che sembra calmo, ma che si diverte quando si gioca
Un ragazzo che va completamente pazzo quando arriva il momento giusto
Un ragazzo che ha idee che si gonfiano più dei muscoli
Quel tipo di ragazzo
Bellissima, amabile
Sì tu, ehi, sì tu, hey
Bellissima, amabile
Sì tu, ehi, sì tu, hey
Ora andiamo avanti fino alla fine
Oppa è lo stile di Gangnam, lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam, lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam
Ehi, Sexy Lady, Oppa è lo stile di Gangnam
Hey Sexy Lady-oh oh oh oh
Sopra l’uomo che corre c’è l’uomo che vola, baby baby
Sono un uomo che conosce una cosa o due
Sopra l’uomo che corre c’è l’uomo che vola, baby baby
Sono un uomo che conosce una cosa o due
Tu sai cosa sto dicendo
Oppa è lo stile di Gangnam
Ehi, Sexy Lady, Oppa è lo stile di Gangnam
Hey Sexy Lady-oh oh oh oh
… non potete che concordare con me.
È un singolo reso pubblico il 15 luglio del 2012. Sono sicuro che tutti l’abbiate riconosciuto e ascoltato almeno una volta. L’artista è PSY, che sta per Park Jae-sang. È un rapper e ballerino sudcoreano diventato famoso a livello mondiale grazie a questa canzone, la quale ha venduto 9,7 milioni di copie.
Ma ho qualcosa di meglio:
Immagino non abbiate bisogno di aiuto con la traduzione, giusto? Questa canzone farebbe sembrare intelligente perfino Rovazzi…
Ma guardi signor Rovazzi
Ho in mano qua la sua cartella
E devo dirle che tra tutti i valori
Le è salito
L’Andare A Comandare… mi spiace
Ho un problema nella testa funziona a metà
Ogni tanto parte un suono che fa
E ogni volta che mi parte situo imbarazzante
Come quella volta che stavo al ristorante
“Posso offrirti da bere?”
Lei dice: “Va bene”
Solo che quando le passo il bicchiere
É una malattia
È pericolosa
Statemi lontano, è contagiosa!
Non so se son pazzo
O sono un genio
Faccio i selfie mossi
Alla Gue Pequeno
Non mi fumo canne
Sono anche astemio
Io non faccio brutto ma…
Col trattore in tangenziale
(Andiamo a comandare)
Scatto foto col mio cane
(Andiamo a comandare)
In ciabatte nel locale
(Andiamo a comandare)
Sboccio acqua minerale…
Andiamo a comandare
Andiamo a comandare
Ho un problema nella testa funziona a metà
Ogni tanto parte un suono che fa
E ho la testa che gira come il kebab
Spengo la musica dentro il tuo club
“Rovazzi, ma che cazzo fai!?”
Non so se son pazzo
O sono un genio
Faccio i selfie mossi
Alla Gue Pequeno
Non mi fumo canne
Sono anche astemio
Io non faccio brutto ma…
Col trattore in tangenziale
(Andiamo a comandare)
Scatto foto col mio cane
(Andiamo a comandare)
In ciabatte nel locale
(Andiamo a comandare)
Sboccio acqua minerale…
Andiamo a comandare
Andiamo a comandare
Non deve suonare come una critica, la mia è solo un’analisi linguistica. Il trucco funziona perché non serve alcuno sforzo interpretativo. E se pensate che questo nella scrittura di un romanzo non sia possibile…
– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico. E io dei suoi capelli.
L’autore è Matteo Bussola, fumettista per Bonelli. Il pezzo è un estratto del suo libro Notti in bianco, baci a colazione pubblicato quest’anno da Einaudi Stile Libero. Libro che pare abbia avuto, nonostante si tratti di un esordio, un grande riscontro di pubblico. Tutto è cominciato, come ci raccontano, su FaceBook.
Anche in questo caso la scrittura è elementare, ma non bisogna farsi ingannare: scrivere a questo modo non è per nulla facile. Serve una spontaneità non comune. Inoltre l’immagine che viene tratteggiata in poche righe è potente e convincente. Vale anche per le canzoni citate. Il linguaggio elementare serve solo a renderla più comprensibile, e quindi condivisibile da un pubblico ampio. Anche in questo caso non è richiesto alcuno sforzo interpretativo. Come acqua limpida in un bicchiere colmo.
Vi faccio un altro esempio:
Mi presi di coraggio e rientrai. Lui era seduto in poltrona. Leggeva un libro con la pipa spenta in mano. Gli occhiali inforcati sul naso. Sempre elegantissimo anche in casa. Mi accostai lentamente. Era difficile parlargli di certe cose.
«Puoi avvicinarti, se vuoi».
«Come lo sai?».
«Cosa, Carlotta?».
«Che ero qui».
«I genitori lo sanno sempre».
«…».
«Volevi chiedermi qualcosa?».
«Vi lascerete?».
La lunga pausa mi mise in allerta: capii di avere centrato il bersaglio.
«Perché lo chiedi?».
«Avete smesso di sorridervi quando vi guardate».
«Vieni qui». Chiuse il libro e l’appoggiò sul tavolino. Poi si tolse gli occhiali e li adagiò sulla copertina. Quando mi avvicinai, si piegò in avanti e mi pose le mani sulle spalle. «Ne avete parlato tra voi, tu e i tuoi fratelli?».
Feci di sì con la testa.
«Sono preoccupati anche loro?».
Sì.
Sospirò. «Anche se non vorremmo, Carlotta, nella vita le cose cambiano…».
«Cosa, cambia?».
«Le persone, cambiano. Ma l’amore che i genitori provano per i figli, Carlotta, quello non cambia mai. Io e la mamma possiamo smettere di volerci bene, ma non smetteremo mai di volere bene a voi».
«Vi lascerete allora?».
«Non lo so». Sospirò. «Anche se vorrei, non so sempre tutto».
Questo è un estratto di uno dei racconti che ho venduto a Mondadori. Il racconto s’intitola La grande nevicata, è stato pubblicato l’8 gennaio scorso sul numero 02/2016 di Confidenze.
Tutte queste parole per dire cosa? Per dire che non sempre il successo è qualcosa che vorremmo ottenere, ma una volta ottenuto non sempre comprendiamo il perché. Un linguaggio semplice e naturale aiuta ad approcciare un pubblico ampio. Il resto lo fa l’argomento e la voce del narratore. Sull’argomento non ho nulla da dire. Semmai vi rimando a una delle tante indagini statistiche che potete trovare in giro per il web. Sulla voce… be’, della voce parleremo la prossima volta.
____________________
Note
Uno scrittore non scrive solo romanzi o racconti, ma tutto quello che gli viene chiesto di scrivere. Quindi anche canzoni. Non dovete fare l’errore di pensare che il testo di una canzone sia qualcosa di diverso rispetto alla narrativa. Per certi versi lo sono, certo, sono cose diverse. Per altri, sono la stessa cosa.
Aiuto! Mio figlio mi sta ossessionando con la canzone di Rovazzi.
Poi la balli e la canti , come fa lui e amen.
Che devi fare? So ragazzi.
Più che altro m’inquieta Pin Apple pen pin pan…. ( vabbe’)..
Grazie di avermelo fatta conoscere, mi sarei persa una hit 😀
Parentesi giocosa.
Comunque è vero. Dire cose semplici arrivi a tutti, non solo sei immediato. Senza tanti giri di parole.
Anche in scrittura se vuoi. È bello leggere un testo scritto egregiamente, ma se c’infili 3 vocaboli su 4 da andare a ricercare nel dizionario, poi lo leggi da solo. Fa effetto saccenza. Un po’ va bene, ma “parla come mangi” ha il suo perché.
Il perché sta che devi farti capire.
Se vuoi tutti possiamo esprimerci con un linguaggio alto, ma poi nella realtà, in mezzo a tutti, per spiegare parleresti così?
Io dico che se parliamo e scriviamo in un italiano semplice, ma grammaticalmente corretto è più che sufficiente.
I paroloni si possono mettere in testi più impegnativi.
Il pubblico capirà l’emozione con parole chiare e semplici.
Ti volevo invece chiedere cos’è per il te successo.
"Mi piace"Piace a 4 people
Cos’è per me il successo? Credo che il successo per me abbia a che fare con la soddisfazione di aver fatto bene qualcosa e di esserne consapevole. Questo significa che quella cosa non ti è riuscita per un caso fortuito, ché dietro c’è tutto un lavoro minuzioso e ragionato. Il resto, cioè i riconoscimenti, in genere arrivano come conseguenza. A quel punto è tutta fortuna. Nel senso che il tempo in cui i riconoscimenti impiegano ad arrivare e la loro entità dipende da variabili che sono fuori dal nostro controllo. Ciò che è nel nostro controllo, invece, è la qualità dell’opera.
"Mi piace"Piace a 5 people
So che poi ti monterai la testa 😛 ma lo dico lo stesso: quel pezzo della grande nevicata è grande scrittura
"Mi piace"Piace a 3 people
Che bello! 🙂
"Mi piace"Piace a 2 people
Ma grande quanto? XD
"Mi piace"Piace a 1 persona
così 😛
"Mi piace""Mi piace"
Tiziana tu mi leggi nel pensiero e hai scritto quello che volevo scrivere io, quindi non mi ripeto e leggo le risposte. Sappi che mio figlio mi canta Rovazzi a tutto volume nelle orecchie e l’ho imparato a memoria! Me tapina! Il resto ovvio, condivido in pieno.
"Mi piace"Piace a 2 people
Ti svelo un segreto… so leggere nel pensiero.
No, scherzo.
Solo arrivata prima a commentare. :p
"Mi piace"Piace a 1 persona
Stamattina l’ho letto appena alzata il post ma poi bimbi da preparare, lavori di casa pressanti e… me ne sono scordata di commentare, meno male che lo hai fatto tu, domanda compresa avrei scritto le stesse cose. Che bello! E’ come essermi sdoppiata.
"Mi piace"Piace a 2 people
Meno male che esisto…
Poi glielo spieghi tu a chi pensa il contrario. 😉
I bimbi erano già a scuola e ho approfittato a commentare.
Grazie di esistere vale per tutti. 😉
Un abbraccio, Nadia.
"Mi piace"Piace a 2 people
😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi fate paura, voi due. 😛
"Mi piace"Piace a 3 people
attento, Salvatore, attento se le pescioline affilano le pinne!
"Mi piace"Piace a 2 people
Eh eh eh .. nemmeno li ho tolti i vestiti da strega, faccio ancora più paura. :p
"Mi piace"Piace a 2 people
Perché paura?
Le donne intelligenti sono amiche e si coalizzano.
Le altre sparlano male( nel senso che appena giri l’angolo)tra loro e sono invidiose.
Le vere amiche sono contente di te come sei, ti parlano davanti se devono riprenderti, non dietro.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Uno scrittore non scrive solo romanzi o racconti, ma tutto quello che gli viene chiesto di scrivere. Quindi anche canzoni. Non dovete fare l’errore di pensare che il testo di una canzone sia qualcosa di diverso rispetto alla narrativa. Per certi versi lo sono, certo, sono cose diverse. Per altri, sono la stessa cosa.
N.b. = Solo per questa frase ti darei il Nobel.
"Mi piace"Piace a 2 people
A Bob, in fondo, l’hanno dato per molto meno… 😛
"Mi piace""Mi piace"
P.s.= sull’argomento voce, m’interessa. L’intonazione, il raccontare, il modularla…
Non so di che tratterai, ma aspetterò con la curiosità.
Scrivo ora i commenti, poi ritorno, ma la giornata è piena.
Quindi mi sparo subito le mie cartucce.
Nel frattempo, buona giornata a te e a chi passerà di qui. 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
A te. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Credo che Rovazzi sia il cantante italiano più ascoltato e meno compreso dopo Caparezza, ve lo ricordate? quello uscito dal tunnel. Beh, lui è uscito mentre noi siamo ancora dentro e neanche ce ne accorgiamo 😛 Quanti di quelli che cantano andiamo a comandare o sino uscito dal tunnel hanno davvero capito quel che stanno cantando?
Secondo me sono geniali, nascondere un messaggio dietro parole così semplici, quasi stupide, o forse proprio stupide. Geniali quasi quanto il tizio dell’apple pen, lì il messaggio è talmente nascosto che mi domando se ci sia :O
"Mi piace"Piace a 3 people
Te ne cito un altro non compreso, allora.
Rino Gaetano.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Rino Gaetano è il mio idolo! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Idem.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Beh… Caparezza e Rovazzi sono su due piani diversi (parlo proprio di universi paralleli). I testi di Caparezza hanno un fine e comunicano un messaggio (e io li trovo anche molto belli); il testo di Rovazzi che cosa dovrebbe comunicare, se non banalità?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un’accusa neanche troppo velata a un certo tipo di anticonformismo a basso prezzo (poi magari sono io paranoico e vedo messaggi dove non ci sono 😀 )
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, certo. Solo che ormai è talmente scontato da risultare banale. Faceva più impressione vent’anni fa. Un pelo in ritardo…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vero, però st’estate mi faceva troppo ridere vedere frotte di ragazzini che lui prende in giro cantare le sue parole a squarciagola 😀
Quasi quanto i fan di Caparezza che andavano in giro per locali alla moda cantando “sono uscito dal tunel-l-l” 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io adoro Caparezza. Non Rovazzi, ma credo che tu abbia ragione su una loro forma di genialità che fa mangiare i gomiti a molti. Anzi sono sicura che Caparezza sia geniale.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Idem Marina, ma questa estate sono giunto all’amara conclusione che ci frega l’età 😛 Non mi era mai capitato che mi facessero schifo tutte le hit del momento :O
"Mi piace"Piace a 1 persona
Lo penso anch’io. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Sono fuori dal tunnel me lo ricordo, eccome.
Rovazzi dice cose semplici, ma efficaci.
Sul sudcoreano, non c’è un messaggio, o è talmente nascosto che non lo vediamo.
Ora, dal tunnel della follia non sarei uscita.
Io mi analizzo i testi musicali a volte, pensa come sono fuori (dal tunnel).
La metrica, le parole, l’accostamento e quello che mi trasmette.
Sono un po’ maniacale, tipo alla Mogol, in cui le parole hanno una sua motivazione in un brano.
Considera che alcuni scrivono con una metrica ben precisa.
Seguo un cantante uruguaiano che non scrive nulla a caso.
Diciamo fonde poesia e musica.
Voglio pensare a De André, non facile interpretare i suoi testi.
Lo ascolto, guardo i testi ed è geniale.
Come dice Caparezza sono fuori a vedere oltre che sentire il pezzo.
Mi auguro che qualcuno prima o poi ci faccia un post sula scrittura nei testi musicali e il loro studio a livello interpretativo, un po’ come si faceva con le poesie a scuola.
Il post di Salvatore non è solo che l’inizio.
"Mi piace"Piace a 2 people
Io i testi non li ascolto mai 😀
No, non scherzo, mi faccio prendere dalla melodia e le parole vanno via…
Un mio amico musicista, del resto, sosteneva che la voce non è altro che uno degli strumenti musicali.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Questo è vero, ma se il linguaggio non è semplice incespica sulle note. Potrebbe essere un trucco, certo. Ma voce e melodia si fondono, o almeno dovrebbero. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il testo incespica perchè scritto male, non perchè non è semplice
“cerco un centro di gravità permanente” è tuttaltro che semplice però suona bene 😉
Sì, suona bene anche “gelato al cioccolato un po’ dolce un po’ salato” 😛
"Mi piace"Piace a 2 people
Perché questo non suona bene ?
Ascolta… leggi:
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l’odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c’è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più…
Samuele Bersani
"Mi piace"Piace a 2 people
Ammetto di averla cantata leggendola. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ecco, quello che fa Bersani è scrivere una poesia in rima baciata. E funziona. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Quello che non ti aspetteresti da chi canta.
Questo lo dovrebbe saper fare uno scrittore, poeta.
E invece no.
L’ha scritta lui che di mestiere fa altro.
Come volevasi dimostrare si può far bene più cose, se hai talento.
E il lettore o pubblico lo intuisce.
Se pensiamo che il lettore non sappia distinguere le cose fatte bene, allora gli stiamo dando del cretino.
Il lettore o il pubblico è molto più intelligente di quello che si pensi.
Poi sarebbe un insulto a chi potenzialmente ci potrebbe dare il pane sulla tavola.
Se lo fai per un lettore o un fan di musica non cambia.
Tu scrivi per farti ascoltare.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Aggiungo un’altra cosa.
Si disprezza il lavoro dei cantautori e devono solo cantare e non fare gli scrittori.
Assolutamente no. Hanno molto di più di chi fa lo scrittore, se andiamo a guardare e a fare i precisini.
Noi scriviamo e dobbiamo far filare il discorso e far provare qualcosa.
Loro non solo questo. Ciò che hanno scritto lo doveno far incastrare in una melodia. Vabbè il contrario.
Di solito prima la musica e poi il testo ( ma non è detto).
Quindi non scandalizziamoci se scrivono, pubblicano libri.
Seppure sanno scrivere e metterlo in musica.
Noi solo scrivere e a volte nemmeno ci riesce benissimo.
"Mi piace"Piace a 2 people
In fondo perché un’artista, se è tale, dovrebbe limitarsi a un solo mezzo espressivo? 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Assolutamente no, non dovrebbe limitarsi.
Ma si sa il nemico fa paura, specie se sa fare più di una cosa.
Più che pensare alle capacità altrui, mi preoccuperei di far bene le mie.
"Mi piace"Piace a 2 people
Fra tutte le possibilità di successo nella scrittura non hai incluso la mia. 😛
Sono d’accordo a metà col post. Tu dici che uno dei segreti per arrivare al successo oggi è adoperare un linguaggio elementare. Non mi convince perché se una canzone dal linguaggio elementare arriva al successo, ce ne sono altre milioni dal linguaggio elementare che non arrivano al successo. E tra l’altro per decretare il successo di una canzone, è più importante la melodia del testo scritto.
L’esempio di Matteo Bussola è un bell’esempio. Seguo l’autore su Facebook e ritengo che il successo del suo libro tragga il motore proprio dalla spontaneità del rapporto padre figlia. Una bambina che guarda il mondo nella prospettiva spiazzante.
Noi adulti diamo per scontate alcune cose che scontate non sono.
Mia figlia a quattro anni, mentre eravamo in balcone mi ha chiesto: Papà, che cos’è il vento?
Oddio, rispondere che il vento è il vento mi sembrava poco. Rispondere che tutt’attorno a noi c’è l’aria e quest’aria a seconda delle differenze di pressione atmosferica si sposta, mi sembrava troppo. Dopo aver provato a spiegare cosa fosse il vento con le parole più semplici lei linda linda mi risponde: Io pensavo che il vento era Gesù che soffiava.
Un’altra volta, si stava sporgendo da una balaustra. L’ho rimproverata che non doveva farlo. Anzi, per evitare che lo facesse quando non ci sono io, le ho detto severo:
Se cadi di sotto muori, non lo fare mai.
E lei: E se muoio dove vado?
E io per non essere troppo duro: Vai in cielo da Gesù.
Lei chiude le labbra, ci riflette e mi chiede: E come fa Gesù a volare in cielo se non ha le ali?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ce ne saranno cento che non arrivano al successo e molto dipende anche dalla melodia, è vero, però in linea di massima un linguaggio semplice, banale, piatto è ciò che ti permette di arrivare a tutti. Poi ci sono anche altri fattori, non tutti controllabili.
Non ho capito qual è il tuo, però, di metodo. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Ma guardi signor Anfuso
Ho in mano qua la sua cartella
E devo dirle che tra tutti i valori
Le è salito
L’Andare A Scrivere… mi spiace
Immaginati la voce uguale, sennò non funziona.
Compito per casa :
Continuare le strofe successive, modificandole.
Domani interrogazione!
A studiare. :p
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bellissimo, perché non lo fai tu e poi ci proponi il tuo guest? 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma…ma… sul serio o è uno scherzo postumo di Halloween?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Certo. Ma devi fare una cosa fatta bene, però. Ti devi impegnare proprio. Prendi l’incipit che hai già scritto e continua sullo stesso tono. L’argomento l’hai delineato tu (Anfuso e l’Andare a scrivere); lo scopo è fare il verso alla canzone di Rovazzi. Tu scrivilo e poi inviamelo via mail. E se hai fatto un buon lavoro, te lo pubblico. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che san Quintino sia con te 😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Non so se son pazza o sono un genio…
Credo la prima.
Che Dio mi aiuti!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Scrivi versi mossi alla john keats? 😀
"Mi piace"Piace a 2 people
Tipo questa?
Il grillo dei campi e il grillo del focolare
Mai la terrestre poesia non muore.
Quando tutti gli uccelli al solleone
vengono meno e stan nascosti in mezzo
la frescura degli alberi, una voce
corre di siepe in siepe intorno al prato
su cui appena passò rasa la falce:
è del grillo dei campi, il capintesta
nel tripudio d’estate, mai godere
non cessa, perché quando a giuochi è stanco
posa con agio sotto una grata erba.
Fine non ha la poesia terrestre.
D’inverno, in una sera solitaria,
quando il silenzio è opera del gelo,
strepe fuor della stufa il suon del grillo
del focolare che col caldo sempre
viene crescendo, e a uno che smarrito
a mezzo sta fra sonno e veglia, il canto
par del grillo dei campi ai colli erbosi.
"Mi piace"Piace a 2 people
Poi non dire che non ti cito. 😀
"Mi piace"Piace a 2 people
ma la mia citazione non l’hai afferrata? 😀
"Mi piace"Piace a 2 people
Bellissima, secondo me. Dovrebbe usarla. 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
😉
"Mi piace""Mi piace"
Ma dopo per fare la rima con keats. ..
Ci sto lavorando.
Poi incidete voi e lo mettete su YouTube.
Cercate uno studio di registrazione 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
puoi anche cambiare poeta 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Stavo pansando la stessa cosa: non è facile la rima.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Scrivo versi mossi
alla Louis Pereiro
Così va meglio? 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
E se sostituissimo mossi con scossi?
"Mi piace""Mi piace"
No, non ho capito.
Abbiate pietà. Oggi troppe emozioni 😁😀
Spiegami.
"Mi piace"Piace a 2 people
“Non so se son pazzo
O sono un genio
Faccio i selfie mossi
Alla Gue Pequeno”
😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Faccio i selfie mossi
Alla Gue Pequeno
***
Scrivo versi mossi
alla john keats
"Mi piace"Piace a 2 people
Volete fare un duetto voi due?
O un trio alla Morandi, Ruggeri, Tozzi?
Non è che ci prendono a Sanremo? O dalla De Filippi? :p
"Mi piace"Piace a 1 persona
I manicomi li han chiusi, quindi lì non ci prendono sicuro 😛
"Mi piace"Piace a 2 people
É una malattia
È pericolosa
Statemi lontano, è contagiosa!
Ecco la cura:
Ripetere dopo i pasti, sempre a stomaco pieno.
"Mi piace"Piace a 1 persona
@Grilloz
Manda dei bigliettini e suggerisci a bassa voce.
Poi uniamo il testo.
🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vabbè, fate un duetto. Straccio tutto. :p
"Mi piace"Piace a 1 persona
: /
"Mi piace""Mi piace"
Mi fate creare in pace?
Se avete suggerimenti, inviatemi in m. p.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Citando gli altissimi Elio e le Storie Tese (inchinatevi prego):
Parla come mangi, scrivi come bevi 😉
(poi continua con: “sforzati di usare i nuovi termini britannici, non vorrai finire come quello stolto, che si ostina a usare le parole degli italici” lì la focalizzazione è sull’eccesso degli anglicismi, ma direi che fa pure al caso nostro)
"Mi piace"Piace a 2 people
Molti in effetti scrivono proprio come bevono; è quel che bevono che forse non va. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
write drunk edit sorber 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bukowski faceva tutto da ubriaco e funzionava lo stesso 🙂
"Mi piace"Piace a 2 people
Ma era Bukowsky 😉
"Mi piace""Mi piace"
No, non ho capito.
Abbiate pietà. Oggi troppe emozioni 😁😀
Spiegami.
"Mi piace""Mi piace"
Hai ragione, Simona
"Mi piace""Mi piace"
Ma anche se avesse scritto da sobrio non è che cambiava qualcosa. 😛
"Mi piace""Mi piace"
Il segreto del successo è riuscire a toccare certe corde, la canzone di Rovazzi secondo me piace perché oltre al testo semplice ha un ritmo travolgente (un vero tormentone, come si dice) il merito o la colpa è di averci pensato e di aver fatto il video su youtube. Stessa cosa gamgnam style. Non so se vi ricordate il successo di una canzone di Francesco Salvi che diceva “c’è da spostare una macchina” sempre un tormentone, testo semplice? addirittura inesistente ma grande ritmo. Con la scrittura è un po’ più difficile raggiungere le grandi masse, ma la semplicità è sempre un buon mezzo, purché si trovi il canale giusto per farsi conoscere.
Secondo me l’immagine dei capelli e dell’elastico di Matteo Bussola è molto bella, indica l’innamoramento attraverso un particolare. Molto bello anche il tuo estratto da La grande nevicata.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie, Giulia.
Certo che me lo ricordo Francesco Salvi, avevo anche comprato la cassetta! 🙂
"Mi piace""Mi piace"
La nota finale sarebbe un ottimo modo per chiudere le assurde polemiche di certi scrittori sul Nobel per la Letteratura a Bob Dylan. Io non ho giudizi su di lui, praticamente si può dire che non lo conosca affatto, ma se uno scrive bene come afferma la Reale Accademia di Svezia – cui posso ancora dar credito su materie diverse dal premio per la Pace, che almeno da Obama in avanti va a cani e porci a seconda degli sponsor – dicevo, se uno scrive bene, perché fare distinzioni sul tipo di testo? Una canzone è una poesia musicata, o no? Anzi, Omero ci insegna che il poeta, in principio, canta:
“L’ira canta, o dea, del pelide Achille, / rovinosa…”.
"Mi piace"Piace a 2 people
Il primo racconto che scrissi alla Holden, ormai molti anni fa, si intitolava Chi c’è al caffè who? e vi prendevo in giro proprio Bob Dylan (bonariamente). E lui che mi combina? Per dispetto si fa assegnare il Nobel per la letteratura…
A parte gli scherzi, neanch’io ho pregiudizi. 🙂
"Mi piace"Piace a 3 people
Appunto. Non mi aspettavo un guizzo di snobismo da personaggi come Baricco, che pure saprà del legame tra belle lettere e musica – anzi lo sa.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma caro Irri, ormai dovresti saperlo che Baricco è un furbacchione: s’è fatto un sacco di pubblicità con questa storia. Ricordi? Purché se ne parli… Gliel’hanno offerta su un piatto d’argento, è lui che fa: non ne approfitta? 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Come sempre… ah, i soldi danno alla testa.
"Mi piace""Mi piace"
Lo voglio leggere.
"Mi piace"Piace a 2 people
Il racconto è un po’ vecchiotto, non ti aspettare la stessa qualità dei più recenti: Chi c’è al café Wha?.
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie
"Mi piace""Mi piace"
Sicuro sicuro l’ha fatto per farti dispetto 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ne sono sicuro anch’io! è_é
"Mi piace""Mi piace"
Del resto scusa: Holden-Barrico-Dylan-Accademia di Svezia, c’è chiaramente un filo che lega tutto 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non posso mettere un like perché Salvatore non l’ ha inserito ,ma se ci fosse stato l’avrei già digitato all’istante sul tuo commento, Irriverente.
"Mi piace"Piace a 1 persona
o.O
"Mi piace""Mi piace"
Lascia perdere. Il pulsante c’è. Sono fusa oggi. 😉
"Mi piace""Mi piace"
Ma solo io non ho mai sentito nominare questo Rovazzi? 😐
Comunque sono d’accordo con Marco, il successo non dipende dalla semplicità del linguaggio. Da quella dipende, semmai, la velocità con cui riesci a scrivere un romanzo. Asimov scelse un linguaggio semplice per scrivere più velocemente.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma perché lei, caro dottore, con tutti quei terremoti e terremotati che si ritrova ha altro per la testa. 🙂
Il linguaggio semplice serve anche a farsi capire da più persone possibili.
"Mi piace""Mi piace"
Io sto a Roma, per fortuna lontano dal terremoto 🙂
Farsi capire da più persone, però, non è sinonimo di successo.
Eco non è comprensibile dalla massa, eppure ha avuto successo.
"Mi piace"Piace a 2 people
Eco ha avuto successo con Il nome della Rosa, ché è il più comprensibile e pop dei suoi romanzi. Non so se ci hai mai fatto caso, ma il protagonista, Guglielmo da Baskerville, richiama tanto a Sherlock Holmes…
Successo significa proprio popolare, cioè essere noti a tante persone. Almeno, nel suo significato più diffuso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
"Mi piace""Mi piace"
E tu pensi davvero che io clicchi su quella roba italiana e nonsense? 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Su su, si mischi alla massa pure lei. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
E’ un’esperienza che ti cambierà la vita 😀
fallo solo per fini scientifici 😉
"Mi piace""Mi piace"
Guarda i casi della rete: anche qui si parla di semplicità, nota il punto 2 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
C’è qualcosa che non va nel link.
"Mi piace""Mi piace"
mmm proviamo con metodi “tradizionali”
Visualizza su Medium.com
"Mi piace""Mi piace"
Grilloz… mi sembrano consigli davvero, davvero molto banali. Non è che ogni cacata che trovi in giro per il web me la devi per forza posta qui. 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma si che son banali, guarda solo il punto 2. e confrontalo col testo “semplice” della canzone di Rovazzi 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì sì, avevo capito. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi diverte vedere la colonna dei commenti che si assottiglia sempre di più con il botta e risposta dei tuoi commentatori più assidui. 🙂
Io sono una fra quelli che non ha molto afferrato il senso del Nobel a Dylan. Bisognerebbe fare un Nobel generalista, la divisione per tipologie mi destabilizza un po’.
Credo che il successo di una canzone dipenda più dal tipo di orecchiabilità che garantisce, che dal testo. La semplicità non premia sempre, sono le note che entrano con facilità nel cervello a fare la differenza.
Con un testo di narrativa non sono convinta che funzioni sempre alla stessa maniera.
Anche qui vale la stessa cosa: un’opera per piacere deve avere una musicalità che è data da un mix di stile e contenuti, ma per me questo non significa che il linguaggio che piace sia necessariamente quello semplice e popolare.
"Mi piace"Piace a 2 people
Il nobel non si dà per il successo ottenuto. Anzi, in genere il successo è un grosso deterrente. Nel caso specifico, e non voglio sostituirmi agli accademici, il nobel è stato dato a Dylan perché si riconosce al testo di una canzone lo status di poesia. Nel suo caso, nel caso di Bob, un poesia che è andata a modernizzare, a creare delle originalità nel contesto, credo, del folk americano. Senza impelagarci troppo nel discorso, la cosa interessante è proprio il riconoscimento di una dignità al testo di una canzone che nessuno prima si era mai sognato di assegnare. Per me non c’è molta differenza tra lo scrivere un racconto, un romanzo, una poesia o una canzone; il gesto alla base è sempre lo stesso.
Certo che le variabili sono molte, alcune incontrollabili. Se bastasse scrivere da imbecilli saremmo tutti famosi. Tuttavia rilevo, e credo che lo puoi facilmente notare anche tu, che un linguaggio semplice oggi è la forma più perseguita di comunicazione; lo è perché permette di raggiungere più persone. Se raggiungi più persone c’è una buona possibilità che in molti ti leggano (o ti ascoltino, guardino, ecc.). Ne consegue, in potenza, un successo di vendite, di attenzione, di notorietà e via dicendo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sarebbe interessante capire se lo stesso ragionamento vale anche per i contenuti.
"Mi piace""Mi piace"
Dylan il primo esempio di artista creato a tavolino! mah! altro che nobel…
"Mi piace""Mi piace"
A tavolino? In che senso?
"Mi piace""Mi piace"
Secondo una “leggenda” Bob Dylan non è mai esistito: è un personaggio costruito a tavolino da 2 produttori, che lo hanno poi fatto interpretare da vari personaggi diversi (uno dei quali morto nell’incidente in moto) nel corso della storia, da qui la sua “strana” eccletticità. E’ una storia affascinante!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non la conoscevo. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Qualcuno ha chiamato?
Chi sono i commentatori assidui?
I due compari? 😀
Sì faccia avanti l’altro compare.😛
"Mi piace""Mi piace"
Ma a me diverte un sacco leggervi, eh. 🙂
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie, Marina. Tutto spontaneo.
Parlo per me. Stavo diventando un orso nelle relazioni interpersonali. Forse dipende da tanti fattori il parlare spontaneamente, anche così a raffica.
Nessuno ora ci crede alla mia timidezza.
Non lo so se è perché parlare molto denoti sicurezza ed essere estroversi.
Non lo so.
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie, Salvatore.
Io ci sto bene a casa (blog)Anfuso.
Bussiamo spesso alla porta e il proprietario ci apre.
😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Scrivo qui perché non so dov’ è il commento sulle hit.
Non tutte sono brutte.
“Oronero” di Giorgia
"Mi piace""Mi piace"
Non cincischiare, scrivi il tuo guest. 😛
"Mi piace"Piace a 2 people
Oronero di Giorgia merita.
(Scrivo a rate :p)
"Mi piace""Mi piace"
Sto a metà strada.
La canzone è fatta. 😉 ( mio figlio dice che è meglio la mia versione… perché l’ho scritta io :D) ( non è di parte, poco)
Ma se non fermo un attimo.
Stamattina sveglia alle 6:30.
Lavoro.
Scritto un altro pezzo (non il guest), sennò mi dimentico se non appunto l’idea. ( la vecchiaia è brutta ).
Pomeriggio nemmeno te lo dico.
Vado che la giornata è un mozzico.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hola.
Calvino parlava di rapidità, e forse si riferiva anche ad uno stile che non facesse inciampare il lettore: forse per questo su Facebook hanno tanto successo quelle storielle di cinque righe con la morale – sempre amorosa.
Però boh, non vorrei che si badasse troppo al contenuto e “poco” alla forma: non parlo di negligenza stilistica, ma della scomparsa del barocco, di uno stile formoso, cicciottoso, che ammiro.
Ho un racconto – uno brutto scimmiottamento di Gadda e Campana – che non riesco a terminare, che inizia più o meno così:
“Abeti putrido-invasivi cingono la mia SEAT MARBELLA arancio gommagutta deliberando odori putrescenti sull’arsa pianura notturna, sagome fatue di Dee zingare danzano scalze davanti a me: qui automobilista in panne, a voi trinità.
Meccanicamente scruto la striscia d’asfalto che serpeggia fin sotto la mezza luna, morsicchiata come il simbolo dello spreco capital-onanistico di questo secolo e sorrido, sorrido assaporando la discromia pigmentata dell’incisivo sinistro; il nitrire dei grilli tallona gli automezzi fluorescenti e indifferenti di questa notte di mezz’estate. Nulla mi lascia pensare alla salvezza, nulla.
E ora… baluginare dorato, due luci nell’oscurità afosa, stridore di gomme; il finestrino s’abbassa, la musica tecno si eleva: chi è questo viandante notturno?
– Quanto pigli a botta? – dice.
– Lo stesso di tu’ madre – dico.”
Perché non lo termino? Perché mi stanca scrivere così.
Scusate lo sproloquio.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao, Rewind. In questo articolo non si parla di stile o di quanto attraente possa essere una particolare scrittura, ma di successo. Dove, con successo, s’intende in modo specifico la capacità che uno scritto ha di raggiungere un’alta diffusione di sé. L’esempio che hai postato, che può piacere o meno, essere attraente o meno, è l’esatto opposto di ciò che oggi si indica come necessario per raggiungere la massa. Per intenderci: il lettore tipico (o il non lettore, se preferisci) legge le prime due righe di ciò che hai scritto, non capisce cosa stai dicendo ma intuisce che serve una certa fatica interpretativa, e abbandona a priori la lettura. Questo non significa che bisogna abbandonare qualsiasi tentativo ricercato (o anche molto ricercato) di scrittura: l’articolo non parla di questo. Significa, semmai, che uno stile molto ricercato non facilità la diffusione dello scritto. Per spostare il discorso alla narrativa contemporanea, avrai notato come i romanzi di maggiore diffusione oggi siano sempre (o quasi) quelli che adottano un linguaggio comune (quindi privo di vocaboli ricercati) e uno stile piano (privo cioè di asperità che necessitano di una interpretazione). Più il linguaggio è comune e lo stile piatto più è facile che lo scritto raggiunga una massa ampia di lettori/usufruitori. Questo non significa che uno scritto particolarmente astruso (alla Campana), ricercato (alla Gadda), arzigogolato (alla Proust) e via dicendo non possa assurgere comunque al successo. Le variabili sono molte, e di molte non abbiamo il controllo.
"Mi piace""Mi piace"
“Più il linguaggio è comune e lo stile piatto più è facile che lo scritto raggiunga una massa ampia di lettori/usufruitori”
Sbaglio o stiamo dicendo la stessa cosa?
Pace.
“Questo non significa che uno scritto particolarmente astruso (alla Campana), ricercato (alla Gadda), arzigogolato (alla Proust) e via dicendo non possa assurgere comunque al successo. Le variabili sono molte, e di molte non abbiamo il controllo.”
Non è un paese per Vecchi è probabilmente il libro più “secco” di Mccarthy, ed è diventato un film pluri-premiato;
Petrarca voleva ottenere la gloria con “L’Africa” – alla faccia dei volgari – ma la ottenne con il “Canzoniere” – i volgari;
De Amicis da fanboy di Manzoni ha fatto quello che ha fatto;
Orwell parlava di prosa trasparente come una finestra.
Poi ci sono eccezioni, ma o le sai scrivere le supercazzole – Proust – o fai la fine di Fantozzi con l’accento svedese; però come dici tu dipende dal successo che uno vuole.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esatto. Avere successo, come lo si intende in questo articolo, non è detto che sia l’obbiettivo di uno scrittore, o almeno, di uno scrittore vero. 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
la semplicità del linguaggio è un modo per raggiungere tutti tipicamente utilizzato dal web. E’ la chiave per la minimizzazione dei contenuti a vantaggio della loro diffusione. IO la considero una svendita dell’arte. Inevitabilmente purtroppo, però, ne vieni condizionato. Io stessa mi rendo conto che a furia di utilizzare le correzioni di word , in alcuni casi ho incominciato ad utilizzare i termini che solitamente mi vengono consigliati a sostituzione di quelli che il correttore chiama ” forme abusate e obsolete”. Mi piange il cuore, perchè lo reputo uno svilimento della forma a vantaggio della sostanza, che secondo me funziona al contrario,ossia riducendo oltre alla forma anche i contenuti. Il bello della lingua italiana è la varietà di linguaggio, che ci permette di determinare le sfumature che vogliamo trasmettere. L’inglesizzazione del linguaggio invece ci sta facendo propendere per forme standardizzate, vocaboli semplici ma generici, al cui interno ognuno è libero di leggere quello che vuole. Allora mi chiedo se io artista volessi trasmettere un contenuto ben preciso, cos’è più violento, che io lo faccia utilizzando termini abusati e logori o che, nell’utilizzo di parole semplici, lasci poi la violenza nelle mani della libera interpretazione del mio testo, che a questo punto potrebbe essere violato e stravolto rispetto a quanto avrei voluto trasmettere?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Marta, benvenuta. Purtroppo è così: la nostra contemporaneità predilige un linguaggio semplice e immediato: abbiamo troppo poco tempo da dover suddividere in un immensità di impegni e non sempre abbiamo la pazienza necessaria per dedicare la giusta attenzione a tutto; ma questo non significa che non si possano esprimere concetti anche profondi con un linguaggio semplice.
"Mi piace""Mi piace"
¿Hola?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Pingback: Andiamo a pubblicare – Salvatore Anfuso ● il blog